Teologia tedesca. Libretto della vita perfetta. Testo tedesco medio-orientale a fronte

Un libro per comprendere meglio una delle correnti di pensiero principali dell'epoca medievale, che ha dato spunti anche ad autori che si differenziano molto dallo spirito del suo autore. Tuttavia, Vannini, il curatore, e' come al solito insufficiente: piuttosto che una sana storiografia, non puo' fare a meno di presentare le sue opinioni personali travestite da specialismo. Legge questo libro alla luce delle dottrine anabattiste successive allo stesso, un po come leggere la politica di Platone alla luce di Lenin e Marx. Per non parlare delle sue invettive contro i Riformatori Protestanti (contro i quali, non si capisce perche', il curatore prova un odio particolare): l'introduzione all'opera e' imbarazzante quando l'autore della stessa chiama Calvino "carnefice di Serveto", quando si e' scoperto da decenni che Calvino, sebbene non contrario alla condanna, fu solo il consulente teologico della vicenda e non l'esecutore. Vannini inotre dimostra di avere una profonda impreparazione sulle dottrine sullo Spirito Santo e sulla Vita Cristiana di Lutero e Calvino (che, ripeto, non si capisce perche' vengano costantemente calunniati dal Vannini, quasi fosse una ossessione). La descrizione dei diffusori della Teologia Tedesca, poi, cioe' degli esponenti dell'anabattismo europeo, non ha nulla da invidiare alla peggiore agiografia pre-Riforma. Tranne per la pessima introduzione, un ottimo libro per scoprire il pensiero medievale.