Lui è tornato

Il paradosso che diviene ironia, con riferimenti, più o meno comici, con la realtà politica contemporanea. Sullo stesso è stato tratto un film.

«Fermarmi?» ripeté, questa volta con voce più forte. «Voi. Sapete. Cosa. Sono?» Lettura particolare questa di "Lui è tornato". Adolf Hitler si trova, per motivi inspiegati, ma non importanti, a essere catapultato nei giorni nostri. È lo stesso Hitler di cui tutti abbiamo sentito parlare, una persona che è pienamente convinta di essere nel giusto, che crede di essere l'unico in grado di prendere certe decisioni. Una persona che non si fa domande, che procede spedita senza mai esitare, ma che (ed è quello che lo ha reso così pericoloso) capisce come influenzare le persone, capisce al volo le leve che muovono le persone intorno a lui e i popoli. Pur non comprendendo a pieno il tempo in cui si trova e non accettando che ci siano stati importanti cambiamenti, riesce a muoversi nel modo giusto. E questo fa pensare tanto il lettore. Pur rimanendo un libro anche con intenti umoristici, fa riflettere, perché certe frasi, certe affermazioni e decisioni, che chi legge capisce essere profondamente sbagliate perché emblema della peggior mentalità nazista, improvvisamente sembrano poter far leva anche ai giorni nostri, di fronte a un pubblico che ovviamente non pensa di aver a che fare con il vero Hitler. Una demagogia pericolosa, che in ogni momento può riemergere, facendo leva sulle paure, sulle difficoltà... Quindi se da un lato si sorride davanti alle piccole manie di Hitler, al suo non capire come sono cambiati i tempi, dall'altro si trema davanti alla sua capacità comunque di arrivare al cuore delle persone, ricordandoci ogni giorno che, se dimentichiamo il passato, può ripetersi. Un libro interessante, con qualche appesantimento quando cita eventi specifici della storia recente della Germania, ma che lascia davvero da pensare.

Un romanzo contemporaneo che mi è piaciuto davvero tanto perchè da un lato mi ha divertita, grazie ad una satira molto pungente, mentre dall'altro lato mi ha fatto inquietare. Il libro si basa su una premessa del tutto surreale sulla quale non possiamo sindacare. La premessa è che Hitler si risveglia nella Germania contemporanea. E anche se il mondo sembra essere cambiato e anche se la Germania sembra essere cambiata, Hitler non lo è affatto. Infatti è agghiacciante leggere di come è facile per l'Hitler di "Lui è tornato" riuscire a tornare alla ribalta, riuscire a mettere in moto una scalata verso il successo. Consiglio questo libro proprio per il binomio gag divertenti da un lato e sconcerto dall'altro. E' un libro che ci invita a tenere sempre si occhi aperti ma soprattutto il cervello sempre in allenamento e di non dimenticare mai di quello che è successo nel nostro passato, più o meno prossimo.