Omicidi sulla Senna

Forse perché maldisposto dalle precedenti recensioni alquanto negative, mi attendevo una totale delusione. Tutt'altro! Sicuramente il romanzo è a volte eccessivamente prolisso nella descrizione dei dettagli o di personaggi delle due squadre di polizia (quella giudiziaria e quella fluviale), alcuni dei quali non hanno ruoli particolari e avrebbero potuto essere omessi senza pregiudizio e possibili confusioni, dati i cognomi spesso assonanti. Così, per esempio, assistiamo a circa tre pagine in cui ciascuno di essi decide cosa ordinare al ristorante, in maniera del tutto inutile per la storia e noiosa per il lettore. Tuttavia, a parte queste poche pecche di ridondanza, limitate ad alcune pagine che possono poi facilmente leggersi più in fretta o saltarsi, il romanzo unisce una serie di omicidi (seriali?) efferati e originalmente effettuati in stile artistico con una indagine sia scientifica (divertente e precisa al tempo stesso la descrizione delle autopsie, nonostante l'ormai abituale ritualità alla quale ci abituato continuamente telefilm e libri) sia psicologica, che riesce in un felice mix di un "Seven" à la Simenon. In quest'ottica, l'approfondimento psicologico--intuitivo della metodologia d'indagine - come in Maigret - ci porta ad una visita dei punti più oscuri di Parigi che gravitano sulla Senna, con note di carattere dei personaggi che vi abitano e curiosità storiche. Alcune parti macabre o erotiche sono scritte con estrema pertinenza, senza eccedere. Ed è vero che l'assassino si capisce subito, come hanno evidenziato precedenti recensioni negative: occorre però verificare fino all'ultimo se davvero si tratti del reale colpevole di tutti gli "omicidi sulla Senna". Insomma, se si vuole un giallo stile USA, magari si eviti: ma se si vuole tornare alla sorniona indagine à la Maigret, fatta di introspezioni, atmosfere, conversazioni al bistrot e chiatte fluviali, consiglierei vivamente la lettura.

In linea con quanto detto da quelli che mi hanno preceduto nella recensione: lasciate stare

Sono davvero dispiaciuta, ma questo libro mi ha deluso: senza arte, né cura, né tanto meno eleganza. Dei mille appunti, ne segnalo solo un paio: L'autrice, veramente inesperta, stordisce sfornando inutili maree di personaggi indistinguibili e mal delineati; inoltre confonde eternamente arte e volgarità, cosa che mi disturba assai. Infine: quel pessimo errore di genere in seconda di copertina la dice lunga sul frettoloso editor, che commenta senza leggere. A me, invece, piacciono le edizioni curate.