I forchettoni rossi

Questo è un libro politicamente scorretto (anzi, scorrettissimo), che chiama le cose con il loro nome e senza troppi giri di parole In questo senso rappresenta un’autentica novità nel panorama teorico della «sinistra» italiana che, per il poco che è rimasto, si fonda per lo più sull’incomprensibilità sintattica, lo sproloquio autoreferenziale, l’ostentata erudizione, l’ipocrisia dei contenuti politici e la tecnica ossessiva dell’ammiccamento. Ci auguriamo che il libro sconvolga la coscienza dei militanti delle formazioni politiche qui tirate direttamente in ballo. Ma perché ciò accada, occorrerà liberarsi dal fascino carismatico di questo o quel Capo della tribù dei Forchettoni rossi e decidere poi di leggersi il libro. Il libro può invece dare un senso di sollievo a tutti coloro che dentro di sé già pensavano le cose che qui leggeranno, ma forse non avevano il coraggio di dirle da soli: esso può fornire l’occasione per uscire allo scoperto e gridare a voce alta: «L’avevo detto anch’io!».

ancora un ottima prova (dopo i 2 volumi "il mistero della sinistra" e "la sinistra rivelata") per la premiata ditta marino badiale/ massimo bontempelli - questa volta coadiuvati dallo stesso roberto massari, da michele nobile, andrea furlan e antonella marazzi. ancora più attuale e fondamentale per comprendere la disfatta della sinistra radicale il 13/14 aprile.

Libro molto interessante di analisi sull'evoluzione dei partiti della sinistra radicale, da partiti che si vorrebbero portatori di un'idea di società alternativa a quella "neoliberista", a casta pienamente integrata nel sistema partitocratico italiano. Uno di quei libri che, per chi si sente vicino all'ideologia di "sinistra" (qualunque sia la sua declinazione, moderata, cattolicaa radicale, verde, comunista, socialista, ecc.), fa passare la voglia di andare a votare.