Il manoscritto di Brodie

Ho sempre avuto una sorta di timore reverenziale a leggere Borges, una paura di non riuscire a comprendere fino in fondo il messaggio che vuole trasmettere, ma ora ho deposto le armi e ho cominciato a leggerlo. Gli 11 racconti de "Il manoscritto di Brodie" non mi hanno convinto molto, dato che ho avuto delle difficoltà a capirli e a non sono riuscita ad apprezzarli fino in fondo. Sono racconti pubblicati nel 1970 che rappresentano la vecchiaia di Borges, racconti che, come ammette lui stesso, hanno lo scopo di "distrarre o commuovere e non persuadere". I racconti sono ambientati in Argentina, nella capitale, nel quartiere Palermo e le tematiche sono le stesse di molte sue opere: dagli ambienti malavitosi sino ai duelli, agli amori, ecc., come ne L'intrusa che apre la raccolta e dove la complicità, il rapporto tra due fratelli è molto più forte di qualsiasi cosa, anche della donna amata.

Ho letto cinque libri di Borges, e non mi sono innamorato di questo autore. Il suo modo di scrivere è sofisticato, "esoterico". Ma in questo suo ultimo libro decide di essere più semplice, con una scrittura carica di profondità.

La particolarità di Borges è di essere insieme un grande narratore e un eccellente studioso. Due componenti inscindibili che nel libro si rivelano con la solita maestria, ma anche con un tono lievemente più sommesso che rende questi racconti più freschi e leggeri di altri. Una lettura imperdibile per chi conosce già l'autore e ne apprezza lo stile e le tematiche.