Le più belle pagine scelte da Italo Calvino

Questa raccolta pubblicata da Italo Calvino permette di scoprire le varie sfaccettature di questo autore: il Landolfi onirico e surreale del "Mar delle blatte", il Landolfi tagliente de "I contrafforti di Frosinone", il Landolfi dalla scrittura sontuosa che richiede una lettura attenta per poterne gustare tutte le sfaccettature.

Superba antologia curata magistralmente da Calvino (ottima la sua postfazione). Oltre 560 pagine divise per tematiche in sette sezioni, delle quali le prime tre (Racconti fantastici - ossessivi - dell'orrido), ricche di storie davvero speciali, per inarrivabili valenze stilistiche e immaginative, racconti fantastici ultra bizzarri e stralunati, morbosi, umoristici, stranianti e aguzzi come denti affilatissimi e velenosi. Notevole anche l'ultima sezione."Le parole e lo scrivere", in cui il lettore può confrontarsi con due racconti straordinari, "Dialogo sui massimi sistemi" e "La Dea cieca o veggente", particolarissime meditazioni surreali sull'arte e l'ispirazione artistica. Altre storie meritevoli di ulteriori elogi: "La spada", surrealismo simbolista di grande impatto e macabro d'autore, lo spassosissimo e morbosamente erotico "La moglie di Gogol", il sonno collettivo, narcosi stagionale in "Lettera dalla provincia", il succube vampiresco, "Il bacio", l'incubo ambiguo e onirico in "Le labrene", le soperchierie diaboliche in "Maria Giuseppa", "Il racconto del lupo mannaro", poetico ed efficace, l'orrore viscerale e angoscioso di "Mani", l'omaggio a Kafka ("Il babbo di Kafka"), e il capolavoro grottesco ed eroticamente perturbante, "Il mar delle blatte". Autore purtroppo per pochi a causa dello stile aulico ed erudito, e delle atmosfere e trame troppo fuori dagli schemi. Ho di recente ricomprato parecchi dei suoi libri nelle nuove edizioni Adelphi, le mie vecchie copie da bancarella, Vallecchi e Rizzoli erano ormai da buttare e puzzavano da fare schifo. Ho concluso il mio processo di RILANDOLFIZZAZIONE, caustica mutazione genetico-letteraria per menti morbose e malate d'inquietudine...

Riletti di recente i migliori racconti di questa superba antologia curata magistralmente da Calvino (ottima la sua postfazione). Antologia divisa in sette sezioni tematiche di cui le prime tre (per i miei gusti), Racconti fantastici - ossessivi - dell'orrido, di straordinario valore artistico. Storie a carattere fantastico con sfumature grottesche, surreali, umoristiche, morbose, erotiche e stranianti, bizzarre sempre e comunque, narrate con uno stile inarrivabile, per erudizione e profonda conoscenza della lingua italiana. Anche l'ultima sezione "Le parole e lo scrivere", ci regala due storie capolavoro, "Dialogo sui massimi sistemi" e "La Dea cieca o veggente", mirabolanti, surreali meditazioni sull'arte e l'ispirazione artistica. Altri racconti meritevoli di particolare menzione che non sfigurerebbero affatto se comparate alle opere brevi dei maestri del fantastico europeo e americano dell'800 e '900: "La spada" (inquietante e visionario), lo spassoso "La moglie di Gogol", il sonno collettivo e perturbante di "Lettere dalla provincia", l'incubo onirico oppure reale in "Le labrene", il succube (Il bacio), le tremende soperchierie in "Maria Giuseppa", l'orrore viscerale di "Mani", le visioni surreali in "Il babbo di Kafka" e il capolavoro d'erotismo morboso "Il mar delle blatte", questa una delle storie più riuscite e disturbanti. Maestro della parola scritta e del fantastico più strano, e come avrete di sicuro avrete intuito, io mi sono già da tempo landolfizzato,sorta di mutazione genetico-letteraria...