Diario degli errori

Un umanità desolante abita questo taccuino di appunti, bocconi amari raccolti in giro per il mondo, attraverso gli occhi pietosi e disillusi di una delle penne più affilate e pregne di cultura che l'Italia abbia generato. Ennio Flaiano, intellettuale scomodo perché inclassificabile, in un Italia ossessionata dalle categorizzazioni, appunta gli errori, le insoddisfazioni, i dolori di una vita. Cocenti, devastanti o lodevoli che siano danno forma ed essenza alla vita stessa, tanto da rendere vano e presuntuoso ogni tentativo di correggerli. Un taccuino pieno di illuminante pessimismo,che però mal si adatta come primo approccio a questo grande scrittore.

A mio parere un Flaiano non al suo massimo. Alle (poche) perle si alternano molte pagine stanche e invecchiate molto male (vedere le satire su donne o omosessuali). But still Flaiano.

Un diario che copre un periodo dal boom economico agli anni 70. Vi coglie i tratti di un carattere italiano, di vizi e virtù di questo Paese. Leggendolo oggi, si ha l'impressione che poco sia cambiato o, per dir meglio, che tutto sia cambiato affinché nulla cambiasse. Un libro imperdibile.