Autobiografia del Blu di Prussia

Un libretto in genere poco considerato di uno dei più grandi letterati italiani di tutto il '900, ma di grande valore artistico, forma e contenuti di eccelsa qualità. Un libro davvero "strano", che spiazza, difficilmente etichettabile, scritto meravigliosamente bene, Ogni racconto breve di Flaiano è un mondo letterario, in poche pagine un universo denso di sostanza, spesso, anche in diversi altri suoi libri, si può benissimo parlare di letteratura fantastico-surreale, di valenza formale e contenutistica di gran lunga migliore rispetto alla stragrande moltitudine di autori anglosassoni o americani importati dal dopoguerra ad oggi nel nostro paese (con alcune doverose e straordinarie eccezioni) . Forse Flaiano come tanti altri nostri straordinari autori, ha pagato anche in vita, una certa esterofilia dei lettori italiani, anche quella degli appassionati di narrativa fantastica, spesso supini rispetto alla produzione letteraria di natura anglofona, che ritengo in vie generali e anche per questioni linguistiche meno raffinata e complessa rispetto al fantastico latino (italiano, francese, argentino, etc...)

All'inizio, mooolto scettica - non ci stavo capendo una mazza. Certo, della scrittura ne percepivo la raffinatezza e la profondità, ma l'impressione che fosse un dotto e compiaciuto 'parolarsi' addosso era forte. Poi la 'storiella' surreale della rosa, e allora qualcosa è scattato e ho capito, forse, come prenderlo perché, nonostante non goda particolarmente dei soggetti strampalati, lì c'era qualcosa che scorreva sotto le righe, ed è arrivato. Ora, non so fino a che punto avrò voglia di approfondire Flaiano, magari a piccole dosi e di quando in quando, però lui è qualcosa di diverso, qualcosa che è in grado, con la sua penna sbieca, di spostarti il baricentro letterario e arricchirti di visioni extra. Da conoscere, o perlomeno, da assaggiare.

È una raccolta di racconti inediti di grande valore e spessoore introspettivo, butterati di battute fulminanti. Il mio preferito resta sempre "Don Oreste, o la vocazione eccessiva": se Marcello de "La dolce vita" avesse scritto racconti, questo sarebbe uno dei suoi.