La rivoltella di Maigret

La storia si svolge tra Parigi e Londra. In questo romanzo vien fuori l'aspetto paterno e bonario del commissario, certo un Maigret diverso da come siamo abituati a conoscerlo. Lettura piacevole.

Cosa unisce un finto barone, un morto in un baule ed una ricca e raffinata donna di mondo? In una Parigi riscaldata dallo splendido sole di giugno, il commissario Maigret deve affrontare un caso parecchio ingarbugliato, che principia con il furto della sua Smith Wesson 45 special. Fortunatamente però un gatto intrappolato su un albero gli darà l'occasione per risolvere il rompicapo e dare prova della sua sconfinata umanità. Un indagine cupa e fumosa, come il cielo di Londra nella quale questa storia è parzialmente ambientata.

Senz'altro è vero che l'inchiesta di Maigret questa volta cede il passo al compiacimento di Simenon nel descrivere il suo commissario con un insistito lato paterno, ma noi lettori non facciamo una piega e seguiamo il nostro amato personaggio in trasferta a Londra, sorridendo per le sue idiosincrasie verso tutto ciò che sa di british...