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Anno edizione: 2007
Anno edizione: 2014
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Asfissiati in colonna dalle parti di Roncobilaccio? Strozzati nei terribili imbuti dell'A4? Sepolti da colate di sudore mentre bestemmiate fermi lungo le uscite da Bologna? Scendete un attimo dall'auto e poggiatevi al primo muricciolo utile. Sta arrivando in lambretta il soldato Giorgio Manganelli con questo proiettile a forma di confetto, tutto per voi: "Il vacanziere è un uomo che scappa, si mimetizza, vuol fare confusione. Siamo certi che non tornerà dalle vacanze ritemprato, ma avvilito, intossicato, depresso. Chi va in vacanza è infelice, e fa bagagli e programmi ispirato non dalla letizia, ma dal rancore. Chi può resta in città, nelle calme e sfollate città abbandonate anche dai farmacisti, i medici, le ostetriche, i becchini. Tutti costoro considerano la città un lazzaretto, e hanno ragione. Ma essi non sanno che si portano appresso il lazzaretto, in treno, in macchina, in aereo". Chi scrive naturalmente è un cronico recluso nelle proprie mura, un fastidiato dalle minime mucose dell'ovvio, uno di quei mirabili rompicapi interiori che il genio si diverte a modellare in un uomo per dare più armonia agli annoiati spartiti del pensiero, del senso, del linguaggio. Non c'è abitante del nostrano stivale dalle suole ormai logore che non dimori fra questi corsivi; non c'è piega, odore o deficienza che l'autore non abbia liberato con sovrana maestria. Fino a paradossi poetici di vertiginosa eleganza: "I fiumi asfaltati creano problemi alle sospensioni". I temi sul tavolo sono più che vivi e scottano sulla coscienza come cronaca di oggi. Consigliarne uno a caso è delitto senza scusanti. Basti questo sublime tocco d'autodenuncia: "Ho posseduto una famiglia normale - o piuttosto ne sono stato posseduto - vale a dire quel tipo di famiglia che, per vivere, ti fornisce di laurea e di una certa quantità di demenza. In realtà la demenza è il vero titolo di studio che ho ricavato dalla vita domestica". Libretto inestimabile, fiele di parola lussuosa che disseta e conquista.
Feroce, leggero (nella forma) e dissacrante, impietosi quadretti che fanno sorridere e riflettere sull'intima natura degli italiani, illuminante e perennemente attuale.
Una crestomanzia dei difetti (qualcuno direbbe virtù) degli italiani. Divertente, appassionato, feroce e... attualissimo. Manganelli si rivela psicologo assai profondo
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