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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Libro interessante e piacevole da leggere. Ha una trama semplice, incentrata sulla vita del protagonista, un ragazzo di 18 anni e il suo modo di vedere le cose. Stile simile al libro "Il giovane Holden". Da consigliare a chi ha voglia di una lettura leggera ma ricca di tematiche.
Un Libro molto bello e scritto abbastanza bene,che offre molte tematiche interessanti,tra cui l'omosessualità,la relazione con i propri genitori e soprattutto la vita dei adolescenti che si marginano dai propri coetanei a causa di inadeguatezza. É Un ottimo romanzo di formazione consigliabile per tutti gli appassionati del genere
Libro divorato in qualche ora, Cameron non smentisce le sue doti e fa centro con una scrittura che ricorda Salinger ne "Il giovane Holden". Arguto, cinico, schietto: pieni voti.
Recensioni
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Questo romanzo diventerà un film, diretto da Roberto Faenza per la Jean Vigo Italia, che ne ha opzionato i diritti: potrà essere interessante vedere come sarà resa una storia che ruota attorno a un vuoto, non detto, non narrato, non riconosciuto. Il nuovo libro di Peter Cameron, tradotto a tambur battente da Adelphi, che aveva pubblicato nel 2006 Quella sera dorata (2002), è scritto in forma di diario e copre la vita di James, protagonista e io narrante, dal giugno all'ottobre 2003, a New York. Tutto nel libro sembra vacuo, sin la città, sorprendente e benissimo resa nei suoi giorni estivi e deserti. James è un nipotino di Holden, è gay ma forse non lo sa, pare a proprio agio soltanto nella condizione di estraneità al mondo. Vorrebbe essere lasciato in pace, non occuparsi di niente, forse comprare una grande casa nel Midwest dove andare a leggere. Non gli piacciono le persone, i modi che hanno di comunicare e di relazionarsi, vive in una famiglia sfilacciata, non ha amici e le relazioni non richieste con ragazzi della sua età gli procurano crisi di panico. Che cosa vorrebbe neanche lo sa. L'amore, gli affetti, le amicizie, l'accoglienza, la nostalgia e il desiderio sono il vuoto, l'assenza che è al centro del libro; mai tangente il racconto di James, ma in questo percepibile da chi legge. C'è poi una nonna, amata con stupore, le cui parole e, poi, eredità, aiuteranno James a decifrare e superare la crisi che è il centro narrativo del testo: "Hai agito. Stupidamente ma hai agito, e questo è importante". Una nonna contemporanea di Holden.
Federico Novaro
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