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In difesa del cibo - Michael Pollan - copertina
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In difesa del cibo

Descrizione


Nel "Dilemma dell'onnivoro" Michael Pollan aveva smontato il pranzo che ci apparecchiamo ogni giorno, dimostrando che cosa realmente contenga, a dispetto di quanto dicono le etichette. In questo libro, che amplia e conclude il precedente, Pollan va oltre, demolendo una credenza particolarmente pericolosa e ormai diffusissima, e cioè che a renderci più sani e più belli non siano tanto le cose che mangiamo, quanto le sostanze che le compongono. Nel mondo immaginato dai nutrizionisti, ricorda Pollan, anziché perdere tempo a sbucciare e fare a spicchi le arance basterebbe assumere una quantità equivalente di vitamina C. Ma accade invece che gli stessi nutrizionisti mettano improvvisamente al bando le componenti della dieta che fino a poche settimane prima avevano presentato come irrinunciabili, e che per paradosso gli Stati Uniti, cioè il paese più ossessionato di qualsiasi altro dal terrore di mangiare qualcosa che fa male, o di non mangiare ciò che fa bene, si siano dati il modello alimentare più malsano e patogeno fin qui conosciuto. Il rimedio? Sarebbe semplice, sostiene Pollan: non mangiare nulla che la nostra nonna non avrebbe mangiato. In altre parole, cibo, meglio se poco, e meglio ancora se verde. Sarebbe semplice, cioè, se non sconvolgesse il credo dell'industria più potente e insostituibile al mondo, quella agroalimentare. Che, come dimostrano le violentissime polemiche già suscitate da questo libro alla sua uscita, non intende arrendersi neppure all'evidenza senza combattere.
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Dettagli

2009
3 giugno 2009
252 p., Brossura
9788845923890

Valutazioni e recensioni

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Marco
Recensioni: 5/5

Da leggere assolutamente..preziose indicazioni e consigli su cosa e come mangiare e sopratutto su cosa stiamo mangiando. Sicuramente meglio del precedente libro dell'autore, il dilemma dell'onnivoro, che ho trovato ben fatto e interessante ma troppo presuntuoso nel finale.

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La recensione di IBS

«Mangiate cibo vero. Con moderazione. Soprattutto, mangiate vegetali.» è il messaggio che l'americano Michael Pollan vuole lanciare con questo manifesto del mangiar bene: una guida per tutti i cittadini del mondo, soprattutto quelli dei Paesi più ricchi e sviluppati, che vogliano riscoprire i vantaggi, l'importanza e la bellezza di un'alimentazione sana e tradizionale, quel che l'autore battezza efficacemente "il piacere di mangiare cibo vero in pasti degni di questo nome".
Se un tempo che cosa e come mangiare, in che quantità, quando e con chi, erano domande dalle risposte scontate, che si tramandavano di generazione in generazione, al giorno d'oggi è utile e indispensabile una lettura come questa, per ridestare l'attenzione per il cibo e le buone abitudini alimentari.
Per fare il punto sulla situazione attuale, l'autore parte da un'analisi della situazione del suo Paese d'origine, gli Stati Uniti. Gli americani, ma noi europei li seguiamo a ruota, cambiano di continuo il loro modo di cibarsi. La principale causa di queste trasformazioni è il business dell'industria alimentare, una macchina da 32 miliardi di dollari, che prospera sul cambiamento fine a se stesso. A ciò si aggiunge la scienza della nutrizione, che sforna nuove teorie a getto continuo, confondendo le idee dei consumatori. Le nostre certezze sul legame tra l'alimentazione e la salute vengono continuamente messe in discussione da nuovi studi e scoperte. Ad esempio, tutta l'ortodossia nutrizionale sulle diete povere di grassi alimentari si sta sgretolando; oppure si è appreso che una dieta a base di fibre non contribuisca a prevenire i tumori al colon e le malattie cardiovascolari; infine, gli studiosi di due grandi istituti di ricerca sono giunti a conclusioni diametralmente opposte sugli omega-3, l'olio di pesce e le proprietà delle alghe. A cosa sono valse le raccomandazioni enunciate dagli esperti negli ultimi cinquant'anni? Paradossalmente, secondo l'autore, hanno di fatto peggiorato la nostra salute e ci hanno reso notevolmente più grassi. E alla fine sia il cliente del supermercato sia l'esperto lettore di rubriche scientifiche sono sempre più confusi e smarriti.
è dunque possibile ritrovare la nostra salute e il piacere di mangiare? Secondo Michael Pollan la risposta è sì. In questo libro ci spiega come e perché.Il saggio, ben documentato e ricco di informazioni, è scritto con un linguaggio chiaro e comprensibile anche al grande pubblico e non solo agli esperti del settore. Si articola in tre parti: la prima è dedicata alle critiche all'«era del nutrizionismo»; la seconda all'alimentazione occidentale e alle malattie della civiltà; la terza spiega perché mangiare "cibo vero", fresco e naturale. Uno sforzo che richiede una difesa del cibo e della antica cultura del mangiare. Non più da soli, in macchina o davanti alla tv, ma a tavola. Senza le ossessioni della dieta occidentale e cercando di comprendere meglio la natura di ciò che mettiamo sotto i denti. Perché, come ricorda Pollan, cibarsi è molto più di una semplice necessità biologica, è anche e soprattutto espressione della nostra identità.

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Conosci l'autore

Michael Pollan

1955, Long Island (New York)

Docente universitario all'Università di Berkley e collaboratore con numerosi giornali e riviste americane. Rappresenta una voce viva e poco ortodossa all'interno del dibattito globale sull'alimentazione. Tra i libri pubblicati in Italia ricordiamo La botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante (Il Saggiatore 2005), Il dilemma dell'onnivoro (Adelphi 2008), In difesa del cibo (Adelphi 2009), Cotto (Adelphi 2014).Nel 2014 vince il Premio Nonio Risit d'Aur 2013 con la seguente motivazione: "Con profonda cultura e attenzione, ci porta nel mondo dei cicli naturali dell’agricoltura e dell’allevamento, legati da armonie ancestrali. Attento e implacabile analista dell’alimentazione, attraverso saggi scientifici e storicamente ineccepibili, ci illumina con uno stile...

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