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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2014
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La prosa di Mandel'stam è densissima, poetica. I racconti non sono semplicissimi da seguire perché frammentati, con ampie digressioni che nascono da associazioni di idee. La scrittura risulta avvolgente e le note aiutano a inquadrare meglio. Lettura consigliatissima.
Il giovane poeta Mandelstam, ha la capacità, con la sua penna di farti entrare nei deliri e nel disfacimento di un'intera generazione d'intellettuali, che ho trovato molto interessanti, sia dal punto si vista storico, sia umano e letterario. Fra simbolismo e decandentismo, esoterisno, antropocentrismo etc... questo memoriale, queste brevi biografie - "nove stazioni attraverso il secolo" - rendono testimonianza degli inquieti moti di anime e del pensiero intellettuale di molti russi - alcuni noti, altri meno - e della loro morìa. Necropoli è una galleria di ritratti che racconta la generazione perduta dei poeti russi all'alba del Novecento, un secolo che ha tanto segnato la creatività e la produzione industriale e umana; davvero un libro maestoso. Consiglio.
Il volume contiene un racconto e altri testi in prosa scritti da Mandel'stam negli anni Venti. Nato a Varsavia, lasciata da bambino per trasferirsi con la famiglia a Pietroburgo; una famiglia medio-borghese in cui la madre insegnava musica ed il padre si occupava di pellami. I sospetti su di lui, in epoca staliniana, e la pubblicazione di una poesia di denuncia del genocidio in Ucraina, gli costarono la deportazione e la vita. In queste prose ci sono ritratti fulminanti di personaggi che il poeta aveva frequentato, ricordi d'infanzia vividi come una pittura (la libreria di casa, con le coste dei volumi e i rimandi ad una intensa formazione culturale), la Crimea (Teodosia), coi suoi rumori e le persone e la vita fuori tra mercanti e odori indimenticabili.
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