Maigret e il signor Charles

Non è il migliore, ma è il più malinconico l'ultimo caso del commissario edito nel 1972. Se anche voi siete Maigret addicted, non potete lasciarvi sfuggire l'ultima inchiesta che fa da contrappunto alla prima di Pietr il Lettone. In più è l'ultima pagina in assoluto di Simenon.

Ci si accosta a quest'ultima inchiesta di Maigret più con fedeltà che per puro interesse (per la serie: voglio leggere e ho letto tutte le inchieste di Maigret). Invece, eccola qui l'ultima zampata di Simenon: la sorpresa di una trama avvincente, con il nostro amato commissario coinvolto emotivamente di fronte a un personaggio femminile che per la sua disperazione riesce a coinvolgere il lettore fino all'ultima pagina.

Un meditabondo e malinconico commissario Maigret si ritrova a dover gestire un offerta prestigiosa ed allettante mentre, in un assolata mattina di marzo, l'enigmatica e raffinata signora Sabin Levesque fa il suo ingresso al Quai des Orfevres. Partendo da un tema già ampiamente trattato da Simenon, quello della "doppia vita" del signor Charles, egli sarà in grado di tessere un indagine equilibrata,lucidissima ,piena di tensione narrativa dentro la vita di un uomo ed una donna, che colmi di infantile entusiasmo hanno unito le proprie vite per poi precipitare rapidamente in un baratro di disprezzo, avidità ed egoismo. A modo loro troveranno momentaneo rifugio e sollievo, fino a quando qualcosa scompaginerà anche questo sconcertante equilibrio. Una splendida indagine, che chiude degnamente il filone che vede protagonista il commissario Maigret.