Luce d'agosto

La scrittura di Faulkner è travolgente. Faulkner intreccia le vite dei protagonisti e lo fa magistralmente, tenendo vivo l'interesse del lettore. La sua è una scrittura densa, precisa. Un libro consigliato a chi ha bisogno di immergersi profondamente in una lettura lenta e ricca di suggestioni.

Il sud di Faulkner é fatto di razzismo, bigottismo, fanatismo, ipocrisia. Ciò che succede a Jefferson, la cittadina immaginaria dove è ambientata la vicenda, è il risultato della violenza e della povertà dilaganti dell'epoca. Se vi dicessi che leggere "Luce d'agosto" è stata una passeggiata vi mentirei spudoratamente. È stata una lettura dura, tosta e che spesso mi ha bloccata, ma ogni volta che termino un libro di Faulkner mi pervade una grandissima soddisfazione; so che ho superato una sfida letteraria.

"Si sentiva come un'aquila: dura, autosufficiente, potente, spietata, forte. Ma passò, anche se sul momento non sapeva che, come l'aquila, la sua carne così come tutto lo spazio era ancora una gabbia" So benissimo che neanche tra un milione di anni riuscirò a recensire un libro di Faulkner. Non ne sarei capace. Infatti ho impiegato due mesi per portare a termine la lettura di "Luce d'agosto" e altrettanti prima di scriverne a riguardo. Nello stile secco di Faulkner, attraverso i magistrali salti temporali che ho imparato ad amare, fatti di anticipazione e flashback, lo scrittore ci parla di una cittadina che, nei primi anni '30 nel sud degli Stati Uniti, viene svonvolta da un atroce fatto di sangue.