Artico

Rispetto a questo libro ho preferito di gran lunga "Amazzonia". Come l'altro, è scritto molto bene e il ritmo è comunque sostenuto, ma non mi ha convinta molto, forse perché la storia non l'ho trovata per niente originale. Sa di già letto e già visto. Proverò comunque altri suoi romanzi.

Libro che non lascia delusi gli amanti dell'azione e della suspence, l'ambientazione nei ghiacci artici e gli aspetti scientifici alla base del racconto suscitano interesse e coinvolgimento. In particolare la presenza e la descrizione dei Grendel è devvero un'idea ben riuscita, così come le tesi della ripresa della vita dopo un periodo anche lungo di ibernazione. Tra i personaggi principali, alcuni dei quali un pò stereotipati, interessante la figura di Amanda, sorda e quindi con una notevole serie di handicap che però cerca di superare brillantemente, e quella dell'ammiraglio Petkov che nel suo percorso all'interno del racconto, e questo vale anche per altri, non è facile giudicare perchè il bene e il male sono concetti non sempre applicabili in modo certo e univoco, insomma non ci sono solo i buoni da una parte ed i cattivi dall'altra. Come in ogni finale tipico di un thriller, nelle ultime pagine succede un pò di tutto con qualche trovata originale e l'impressione che non siano solo i gatti ad avere sette vite, ma anche i nostri eroi, ma quando si inizia a leggere un libro come questo ritengo che si sia consapevoli di ciò.