In questo scenario d'inizio secolo la comunicazione, l'interculturalità e la conoscenza esprimono i caratteri specifici della società e sono quotidianamente al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. S'infittiscono le trame che, attraverso i processi di socializzazione e comunicazione, tessono fra loro le vite degli individui e con esse un nuovo orizzonte di coesistenza e di simboli. In quest'indagine sulla conoscenza, se ne mette in luce il fondamento comunicativo, che supera le tradizionali dicotomie poste fra emozioni e conoscenza, pensiero e comportamento, cultura e quotidianità.
Si distinguono, innanzi tutto, due componenti della conoscenza: le credenze assunte inconsapevolmente e le idee frutto delle nostre riflessioni. Mentre le credenze si sedimentano spontaneamente nell'esperienza quotidiana, le idee fioriscono attraverso operazioni culturali pubbliche, legate prevalentemente ad istituzioni sociali. Quindi, si mostra che l'interculturalità, con il suo proliferare di credenze, è il più forte stimolo al progresso culturale e civile, a patto che l'elaborazione istituzionale sappia fronteggiare le nuove sfide che si pongono.
In particolare, emerge il ruolo sociale della scienza nel produrre proprio le richieste innovazioni in campo ideale. Essa, infatti, è quella forma di conoscenza che, pur fondata a sua volta inevitabilmente su credenze, ha visto i suoi progressi sempre scanditi dalla loro progressiva messa in discussione e conseguente superamento. Il pensiero scientifico-razionale viene, così, a caratterizzarsi non solo per la sua funzione di liberazione da angusti pregiudizi, ma anche per la costruzione di nuovi strumenti concettuali e scenari culturali con i quali elaborare nuove e sempre più ampie coesistenze fra gli esseri umani.
Andrea Cerroni (Roma 1958), laureato in Fisica, dopo aver condotto esperienze in imprese
high-tech ha insegnato Sociologia e Filosofia della scienza in varie università italiane (Bocconi, Vita e Salute S.Raffaele, Università degli Studi di Milano e di Siena). È ora ricercatore presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, ove insegna Sociologia della scienza e della comunicazione nel Corso di laurea in Biotecnologie. Ha pubblicato, fra l'altro, il volume
Categorie e relatività. Metodo, cognizione e cultura nella scoperta di Albert Einstein (Unicopli-Cuesp, Milano 1999) e diversi saggi teorici e ricerche empiriche di sociologia della scienza e della scoperta scientifica, comunicazione scientifica e sociologia della conoscenza, su riviste italiane ed internazionali.