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Undicesimo rapporto sulle migrazioni 2005 - copertina
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Undicesimo rapporto sulle migrazioni 2005 - copertina

Descrizione


L'annuale rapporto dell'Ismu sulle migrazioni, giunto alla sua undicesima edizione, presenta uno spaccato della realtà migratoria in Italia, attraverso le consuete quattro sezioni tematiche: "Il quadro generale", "Le aree di attenzione", gli "Approfondimenti" - dedicati quest'anno, tra gli altri, ai temi del terzo settore e della ripresa delle emigrazioni italiane - e "Lo scenario internazionale".
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Dettagli

2006
13 marzo 2006
Periodico
432 p., Brossura
9788846475022

Voce della critica

Il Rapporto mette inoltre bene in luce come nel corso di un anno in questo caso il 2005 possano emergere questioni in precedenza considerate di minor peso o comunque con minore visibilità. + infatti divenuto centrale il problema delle "periferie" tema sul quale gli eventi francesi hanno risvegliato interesse e preoccupazione e si è sempre pi· acceso il dibattito sulla presenza dell'islam come religione e come cultura nelle nostre società occidentali.
Dati e trend relativi alle "nuove famiglie" sono descritti da Antonio Marazzi tenendo conto degli effetti della legge Bossi-Fini che ha limitato il numero degli ingressi destinati al mercato del lavoro e ha viceversa contribuito a far aumentare il numero degli arrivi per ricongiungimento familiare: 470.000 sono stati i permessi di soggiorno concessi nel 2003 per "motivi familiari". Sulla base di dati come questi diventa evidentemente sempre pi· necessario mettere a fuoco problemi e politiche connessi al funzionamento delle scuole e dei servizi di ogni genere e la pesantissima questione degli alloggi. Ma va anche articolata û molto pi· di quanto nel dibattito e nelle cronache dei giornali si faccia û la prospettiva sulla "famiglia immigrata": con lucidità viene qui rivolta attenzione alla pluralità delle condizioni e delle provenienze dei progetti. Parlando dell'esperienza delle donne in particolare o come anche si dice dei "gruppi domestici" viene fatto riferimento a una ricerca recente condotta in Lombardia (ma sono molto numerosi gli studi nei diversi contesti territoriali del paese) e si indicano prospettive di approfondimento che fanno capire la varietà e la complessità dei processi in atto. E si dovrebbe guardare al futuro in termini di politiche da adottare di crescita della consapevolezza rispetto ai mutamenti in atto di dinamiche sociali e culturali.
Altri temi vengono affrontati le iniziative della "società civile" appunto la questione dell'islam oggi in Italia divenuta centrale per effetto di drammatici eventi internazionali e a Milano in particolare dopo la decisione di chiudere la scuola islamica di via Quaranta. Nell'ultima parte del volume si richiamano elementi che caratterizzano lo "scenario internazionale" e quello europeo in particolare per effetto di iniziative politiche o eventi recenti. Molti gli aspetti contraddittori drammatiche le conseguenze per numeri altissimi di esseri umani.
Giuseppe Sciortino affronta la questione del "controllo delle frontiere": analizza le misure messe in atto per impedire gli ingressi "illegali" ma anche il fatto che ci sono diversi sistemi e organizzazioni attivi nel gestire il "traffico" che si adattano e cambiano. Tempestivo e ben documentato è il capitolo di Laura Davi sul "caso libico" che delle pratiche poste in essere "di concerto con le autorità italiane" per la detenzione o il "rimpatrio" dei migranti respinti in Libia e poi eventualmente avviati verso i paesi da dove erano partiti mette in luce i costi (anche in senso finanziario) ma soprattutto ci= che non si viene a sapere.

Salvatore Palidda presenta una attenta analisi delle politiche introdotte dal governo Zapatero per realizzare una gestione positiva delle migrazioni irregolari. Di recente sono emersi dati su conseguenze sottovalutate o forse inattese di alcune di queste misure. Bloccati con l'introduzione di controlli elettronici sul Mediterraneo gli arrivi dalle coste del Marocco oggi si assiste a un numero crescente di naufragi (e di morti) nei pericolosi viaggi per mare verso le isole Canarie da lontani paesi della costa africana. Difficoltà e tragedie segnano (inevitabilmente?) i processi e le politiche delle migrazioni.

In vari punti di questo volume si trovano elementi per cominciare a costruire quella visione d'insieme finora assente dalle analisi e dal discorso pubblico (e ignorata nelle elaborazioni e nelle proposte politiche) che comprende "loro" e "noi". A che punto siamo in Italia e in Europa rispetto a quel che sta succedendo a "loro" e a "noi": nelle famiglie nel lavoro nelle città nei rapporti e nei pregiudizi nella paura e nella fiducia a livello locale e a livello internazionale?

Questo elenco di interrogativi che potrebbe ovviamente essere molto pi· lungo vuole suggerire che letture come questa riguardano ogni aspetto del nostro vivere e che anno dopo anno si pongono nuove in gran parte difficili questioni. Serve allora questa lettura per sfuggire al rischio di "semplificare": portiamo nel nostro discorso pubblico e nell'agenda politica la consapevolezza di un futuro che sarà segnato da processi di cambiamento e da (vecchie e nuove) difficoltà.

Laura Balbo

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