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Il volume è articolato in tre sezioni ed è introdotto da due riflessioni di carattere metodologico, una di P.O. Rossi (Roma 1943-1944. Geografia di una città occupata. La costruzione di una mappa interattiva) e l’altra di P. Scoppola (Fare storia attraverso i luoghi). Al volume è allegato infatti un Cd-rom che si propone di ricostruire le vicende che seguirono all’armistizio dell’8 settembre utilizzando come chiave di lettura i luoghi nei quali esse si svolsero. Si tratta di una mappa interattiva dalla quale si dipana un ipertesto che utilizza i luoghi della città come punti di vista attraverso i quali narrare gli avvenimenti con testi, fotografie, mappe, filmati e documenti sonori. Il saggio di Scoppola analizza appunto il significato documentale del luogo nell’ambito della ricerca storica. La prima sezione comprende quattro saggi dedicati ad un’analisi delle condizioni di Roma in guerra (L. Piccioni); alle due lezioni romane di Le Corbusier, lette come possibile riferimento per le teorie del disurbanamento (A. Muntoni); ad un riesame delle vicende della Variante del 1942 alla luce di documenti in buona parte inediti (A. Bruschi) e ad una riflessione sulla conformazione della Roma degli anni Quaranta (L.V. Barbera). Anche la seconda sezione è articolata in quattro contributi che riguardano: la ricostruzione del quartiere della Mostra dell’Abitazione all’E42 (A. Capanna); la trasformazione del Foro Mussolini nella porta settentrionale di Roma (L. Iermano); la progressiva reinterpretazione dei valori simbolici del Foro stesso fino al 1960 (V. Vidotto) e la ricostruzione delle vicende del Concorso per il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, primo concorso di architettura dell’Italia liberata (F.R. Castelli). La sezione conclusiva ospita i contributi di C. Melograni, A. Gatti e D. de Sanctis, testimoni delle vicende di quegli anni nel particolare ruolo di studenti di Architettura. Nei loro interventi riaffiorano le difficoltà, le atmosfere e le tensioni politiche che attraversarono la Facoltà in quel drammatico periodo
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