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Libro interessante e molto ben scritto. Unica pecca è che alcuni racconti erano brevi e non approfonditi non consentendomi di centrare per bene il significato. Ma oltre questo dettaglio il giudizio è molto positivo! Coinvolgente naturalmente la storia di Giovanni che non si arrende alle prime difficoltà e che continua ad andare avanti in questo "gioco" fino alla fine.
alla ricerca dell'ipertempo i racconti del ripostiglio è un romanzo ambizioso che, diciamolo subito, mi ha incuriosita, affascinata, ma che non mi ha del tutto conquistata. è scritto molto bene e affronta, alternando al filo narrativo, citazioni e racconti che ne compongono con diversi stili di scrittura la struttura, il tema della ricerca del proprio io attraverso il viaggio interiore; con il risultato però, alla mia lettura sia chiaro, forse anche un po' troppo distratta in questo periodo, di risultare un po' troppo frammentario. proprio perché non sono riuscita a comprenderlo sino in fondo ho fatto partire a malincuore il libro, perché avrei voluto rileggerlo più attentamente per cercare di trovare quell'unità nella storia che invece ho stentato a trovare. paradossalmente mi sono piaciuti molto di più i racconti che non il filo che li univa tra loro e quindi tutta la parte "misteriosa" della trama, del gioco, e del colpo di scena finale mi hanno lasciata piuttosto freddina. ipertempo ad esempio, tra i racconti, è quello che più degli altri mi ha entusiasmata, arricchita di sensazioni e di pensieri e che mi ha fatta riflettere sulla caducità della vita e sull'importanza di spendere bene ogni minuto della nostra esistenza. quindi perché quattro stelline? tre per il romanzo e cinque per i racconti estrapolati dalla storia, per i contenuti e per le riflessioni che mi hanno indotto a fare.
Bello. Scritto bene, anzi, magistralmente bene. Il viaggio fuori e dentro se stessi è il filo conduttore, per me, dei vari personaggi di questo libro, anche se si tratta di viaggi "particolari" e di mete altrettanto particolari. Avevo pensato a tutt'altra conclusione, avevo pensato ad una cosa più... "terrena": tipo che fosse stato lo stesso protagonista a scrivere e lasciare i racconti nel ripostiglio, in modo da poterli ritrovare quando fosse stato in grado di capirli e ricordarli, aiutato da quella che lui pensava fosse la sua donna ed invece niente era che la sua psicologa che lo guidava nel suo viaggio ipnotico verso la verità. Una verità in differita. Ho fatto un film!! Il fatto della dimensione parallela mi ha lasciata un pò "sconvolta", non so se mi piacerebbe... già, a volte, non si riesce a vivere bene neanche una di vita che credo si possa creare una confusione tremenda a viverne più di una. L'ho trovato molto triste e a volte mi è sembrato "piatto" sul punto di vista dei sentimenti: non una gioia incontrollabile, nè un dispiacere tragico, tutto controllato. Mi ha lasciato l'amaro in bocca perché gira che ti rigira la vita è sempre la stessa se non ci si mette passione. Non entrerò mai nel mio ripostiglio a cercare racconti, non per paura, ma perché non ho bisogno di cercare fuori quello che già ho: una vita da vivere, nel bene o nel male. Grazie all'autore per avermi concesso l'opportunità di leggere questo libro particolare.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La Torino "magica" e una donna vissuta sei secoli fa, un viaggio verso sud fino all'Antartide, un commesso viaggiatore che attraversa la tundra finlandese, una megalopoli del 2075, la cella di un condannato a morte, un mercato putrescente invaso da eroinomani, una persona che ha smarrito i propri ricordi, questo è il percorso che si spalanca davanti a Giovanni, impiegato quarantenne che ritrova casualmente alcuni racconti nel ripostiglio di casa. Giovanni legge i testi con una curiosità crescente, formula congetture sull'identità dell'autore, cerca di rintracciarlo, fino a quando sarà l'autore a contattare lui facendogli trovare un biglietto con le istruzioni per il "Gioco".Il protagonista si ritroverà coinvolto in una vicenda misteriosa di cui ignora il senso e gli obiettivi, quasi una caccia al tesoro in cui la distanza tra lui e i personaggi dei racconti tende a diminuire e a sfumare.In questo modo Giovanni conosce Monica che sembra "uscire" dalle pagine di un racconto e assumere una consistenza reale, accompagnandolo lungo le tappe del Gioco, come un moderno Virgilio in sembianze femminili, fino al sorprendente scioglimento finale.
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