Extraterrestri. Le radici occulte di un mito moderno

... ma essendo entrambi gli autori dei professori di scuola, mi sarei aspettata una maggiore cura. La prima parte (ad opera di E. Pennetta) è scritta con una punteggiatura talmente orrenda che pare di stare leggendo un "flusso di coscienza". Pennetta, inoltre, ignora che il nome di Steiner era Rudolf (alla tedesca) e non Rudolph (all'inglese), così come ignora che l'antroposofia NON deriva dalla teosofia (o forse lo sa, ma vuole fare intenzionalmente disinformazione). Dal canto suo, G. Marletta (autore della seconda parte) ignora che il nome di Sitchin era Zecharia e non Zacharia e che il cognome di George Adamski si scrive con la -i finale, e non la -y. Inoltre scrive "va" (3' persona indicativo singolare) con l'accento e "il Zanfretta" invece che "lo Zanfretta". Se si vuole essere presi seriamente in considerazione con libri così controcorrente, bisognerebbe evitare certi strafalcioni.

Pur non condividendo affatto il pensiero di questi due autori su svariate tematiche, però, in merito a questo testo il mio punto di vista coincide perfettamente con quello di Marletta e Pennetta. La moda degli alieni alimentata in rete negli ultimi anni da numerosi disinformatori per mestiere o vocazione, non mi ha mai convinto, anzi il percorso dei miei studi e ricerche di carattere esoterico mi ha sin dall'inizio fomentato il sospetto che questa moda sia di fatto una strategia, e che il fenomeno in realtà è molto più complesso e di natura puramente spirituale.