Requiem per il giovane Borgia

Romanzo storico e giallo insieme che tenta di ricostruire i fatti avvenuti all'epoca dell'omicidio del figlio prediletto di Rodrigo Borgia (Papa Alessandro VI), Juan Borgia, Duca di Gandia e giovane gonfaloniere, assai bello, arrogante e viziato, e quindi odiato da molti. Ogni capitolo è dedicato a un nemico dei Borgia e quindi a un possibile indiziato/movente che mirava a colpire al cuore la famiglia catalana salita al soglio pontificio. Dentro e fuori dal Vaticano si scoprono così gelosie, intrighi e pericolose passioni, il tutto in un'ottima ricostruzione della Roma rinascimentale. Ciò che a mio avviso manca è l'incisività nella prosa: passaggi troppo veloci nei cambi di scena e nei dialoghi spiazzano un po'. La conoscenza delle sorelle Martignoni di usi e costumi pone l'accento sulla loro passione per l'epoca, ma in diversi punti il testo mi è sembrato scritto in modo affrettato se non elementare. Inoltre non mi è piaciuta la risoluzione dell'omicidio che le autrici danno, romanzando su un colpevole, il più banale tra gli indiziati e probabilmente mai esistito, nonostante nella realtà il vero assassino del giovane Borgia, a distanza di secoli, non sia mai stato individuato.

Bello, coinvolgente e sopratutto non noioso, trattandosi di in libro storico le sorelle Martignoni sono riuscite ancora una volta a rendere gradevole e appasionante la lettura. I personaggi sono molto ben descritti ti sembra di conoscerli personalmente. Assolutamente consigliato

stile piuttosto elementare. Buona l'idea dei capitoli brevi, ma dello sciame di personaggi che entrano in scena rimane poco più che i nomi, privi di anima. Un romanzo che non coinvolge, freddo. Una sorta di tema, con dei dialoghi fumettistici a volte imbarazzanti. dall'inevitabile confronto con "la pista delle volpi" di Pittorru che narra l'identica vicenda storica, esce malconcio.