La prova decisiva

E' il secondo romanzo che leggo di questo scrittore, e penso che per il moment non ne leggerò altri. Perché, seppure sia una trama avvincente, trovo molto irritante una particolarità dello scrittore: specificare, praticamente in ogni pagina, i punti cardinali e le parole destra e sinistra.. "Si diresse a sud-est della città", "Guardò a destra e si diresse a sinistra", "Il garage era situato a nord-ovest della città", etc. etc. Osservazione forse banale, ma che appesantisce la scrittura inutilmente. Come la minuziosa descrizione dei luoghi, delle case, degli uffici, etc. che risultano inutili alla trama. Il protagonista, Jack Reacher, è un personaggio interessante, ma la particolarità di mettersi sempre nei panni degli avversari, di pensare come loro, di precederli, stride con la realtà. Nel caso di questo romanzo Reacher non si mobilita per difendere, ma per accusare. Un cecchino uccide cinque persone, apparentemente senza nessun motivo. L'assassino viene bloccato fin da subito, le prove contro di lui sono schiaccianti. Lui si dichiara innocente e Reacher indaga. Reacher, un ex maggiore della polizia militare, è un vagabondo, non ha dimora fissa e vive alla giornata. Per indagare sfrutta le auto altrui; è ricercato ma riesce sempre a farla franca. Una giornata dovrebbe essere di quasi 50 ore per contenere tutte le azioni del romanzo. A parte ciò la scrittura è scorrevole, e merita di essere letto.

Diventerà presto un film e speriamo sia all'altezza del romanzo!!!

Molto avvincente. Lee Child si riconferma un ottimo autore di libri gialli