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Anno edizione: 2010
Anno edizione: 2012
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Sciolto e scorrevole si divora in breve tempo ma risulta scarso nei dettagli storici. Chi ama questo genere di lettura desidera sentirsi parte e partecipe dell'atmosfera del passato, e questo avviene solo quando finzione e realtà si fondono in dosi misurate creando quella commistione efficace al racconto. I grandi personaggi storici attraverso le loro gesta contribuiscono ad arricchire e a costruire l'intreccio della trama, cosa che qui e' mancato clamorosamente. Leonardo e Ludovico il Moro sono stati solo la cornice di pregio di un contenuto decisamente povero e scarno .
La caduta dalla torre del Filarete di una dama di corte, getta nello scompiglio la Milano del Moro. C'è qualcosa che non quadra, nella dinamica della caduta e quando una seconda donna subisce la medesima sorte, appare chiaro a tutti che non si tratta di semplici incidenti. Il duca di Milano assegna al suo uomo di magggior intelletto, Leonardo da Vinci, il compito di'indagare sui presunti omicidi. In realtà c'è qualcosa che non quadra molto nemmeno nel dipanarsi di questo romanzo piuttosto superficiale. Al di là della stesura della trama, piuttosto sempliciotta, l'ambientazione non pare degna di un romanzo storico. Vi sono degli spunti interessanti, come la divulgazione della tecnica dell'affresco che viene ben raccontata. Tuttavia, anche se nel romanzo pare che Leonardo utilizzasse a piene mani questa tecnica, in verità non l'affrontava quasi mai. L'affresco non consente ripensamenti e non rispondeva alle esigenze di un perfezionista come l'artista di Vinci che preferiva dipingere a secco, sui muri, utilizzando altre forme di dipintura come l'encausto. Troppe inesattezze, dunque, e troppe occasioni sprecate. Gli stessi personaggi paiono un po' troppo ingessati, con la sola eccezione del capitano della guardia, ben caratterizzato. Leonardo stesso è descritto rigidamente nel suo banale cliché di uomo straordinariamente intelligente, che diventa quasi un deduzionista alla Holmes. Panni che l'autrice gli ritaglia su misura non convincendo. Quello degli Sforza e di Leonardo è un periodo straordinario che va raccontato non solo con passione, ma anche con grande dovizia. Se della prima se ne trova una sporadica traccia, in questo libro non consigliabile, della seconda proprio no.
Un libro magnifico , scorrevole nel leggerlo. Io definisco questa scrittrice :un grande scrittrice. Ha inventato una storia basandosi su cose che sono realmente esistite come : Il grande Leonardo da Vinci (che è il pittore chè ammiro di più), del Castello Sforzesco che è a due passi da casa mia e che vado spesso a visitare. Con questa storia Diane A.S. Stuckart cerca di far capire alla gente che al cuore non si comanda . Equel tocco di mistero delle carte dei tarocchi lo ha arrichito ancora di più. Faccio ancora i miei complimenti alla srittrice , e spero ne faccia ancora , basandosi su Leonardo Da Vinci.
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