L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Questo libro contiene saggi pubblicati in epoche diverse, ma accomunati dal tema che più di altri contraddistingue lo studio scientifico della politica. Oltre alla condivisione del tema, i vari saggi trovano un minimo comune denominatore nell'intenzione dell'autore di portare alla luce una propria personale definizione di potere. Lo studio di Marx, Dahrendorf, Weber, Mosca, Pareto e Gramsci, ovvero il ripensare l'insegnamento dei classici, offre l'occasione per sottolineare due questioni. Anzitutto, l'assunto che il potere è fenomeno sociale complesso, e quindi si presenta al contempo come "struttura" e come "relazione". È quindi una posizione oggettiva di dominio determinata dal possesso esclusivo e/o prevalente delle risorse decisionali e gestionali della vita associata. Al tempo stesso è un rapporto che presuppone comunque la presenza degli altri, sia pure in una configurazione asimmetrica. Questo aspetto suggerisce di non trascurare il ruolo che il consenso svolge nell'istituzione e nel consolidamento di un qualsiasi potere. Di grande interesse le pagine che Ferrarotti dedica al confronto teorico fra Lenin e Gramsci. Per il primo contava prendere il potere politico centrale, la società socialista sarebbe venuta in seguito; per il secondo vittoria politica e riforma morale e intellettuale della società dovevano essere contestuali. Solo allora la rivoluzione sarebbe stata profonda e duratura: restando processo in fieri a due livelli. Ed ecco la seconda questione: il potere, identificabile con la verticalità del fenomeno politico, può anche essere osservato e analizzato "dal di sotto", fra le trame delle relazioni sociali. Si consideri l'immagine che si forma presso i destinatari degli atti potestativi. Ci si renderà così conto che esiste un potere come imposizione e un potere come "autorità autorevole". Si conferma che il potere vincente è forza più legittimità.
Danilo Breschi
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore