La messa nera. Il diario del vampiro

Il quarto volume della saga, unico nel suo genere perchè narrato dal punto di vista di Bonnie. La storia va avanti, Elena è morta per salvare i due fratelli e il racconto si concentra sulla vita degli altri personaggi dopo questo avvenimento. Per la prima volta tutto si incentra su altro, che non sia la protagonista, e permette al lettore di iniziare a conoscere meglio i personaggi secondari. Bonnie, che a primo impatto può sembrare un personaggio molto infantile, ha un cambiamento notevole. Ma non è l'unico personaggio a sottolineare la sua crescita. La storia infatti, si incentra sulle dinamiche della fine del liceo, sul sostenere gli esami e il diploma e ci fa comprendere come i personaggi non solo siano pronti ad abbandonare l'adolescenza, ma anche ad andare avanti rispetto alle dinamiche passate. Il clima è sempre più oscuro, dettato anche dalle rappresentazioni di Elena e dal nuovo nemico che dovranno affrontare i personaggi. Il finale? Abbastanza pittoresco forse, non totalmente di mio gusto ma ne capisco il senso letterario. Come i capitolo precedenti non bisogna aspettarsi un gran capolavoro letterario, ma una leggera lettura del genere secondo me adeguita a chi ama la serie.

libro scontato di scarso interesse. per niente coinvolgente e i personaggi mantengono una linea piatta e definita senza raggiungere una catarsi.

In un primo momento è quasi “leggibile”. Il tutto appare più vivido e intrigante da un lato. Inoltre il personaggio di Klaus desta un certo interesse. Tuttavia il finale non si regge in piedi, dire “forzato” non basterebbe a descriverlo. Ma forse non riesco a spiegarmi. I suoi pregi o difetti individuali sono ben poca cosa, perché di fondo mantiene quelle che sono le carenze dell’intera saga. È una lettura ridicola! Frettolosa, banale, ridicola. Quanto sto per dire vale per questo libro, per quelli che l’hanno preceduto e quelli che seguono: cercate qualcos’altro. È una saga letteraria che proprio non merita il vostro tempo.