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L'autore sceglie Nannerl, la sorella del compositore, quale indagatrice sul mistero della morte di Mozart e si inventa l'ennesima ipotesi, plausibile anche se non del tutto originale. Il ritmo narrativo è forse eccessivamente lento ma gli amanti del genere storico e, nello specifico, di Vienna e di Amadeus, possono apprezzare la cura con cui Rees ha descritto usi e costumi dell'epoca. Il giallo, perché di questo si tratta, lascia talvolta a desiderare, con qualche artifizio nemmeno troppo credibile; tuttavia, avendo letto decine di libri sull'argomento (tra romanzi e saggi), questo è a mio avviso tra i più azzeccati.
Mi spiace, io sono un amante di Mozart, della musica classica e dell'Austria, ma questo libro è davvero una delle più grandi fregature nella quale mi sia imbattuto, un mattone colossale di trecento pagine che fa tanto rumore per nulla. Di encomiabile c'è soltanto l'evidente interesse dello scrittore per il paese in cui tutto avviene, il resto è la noia e la piattezza più assolute. La protagonista non fa altro che alternare esibizioni musicali con conversazioni tirate troppo per le lunghe e che non fanno altro che stabilire fatti già appurati nella conversazione precedente (insomma, per tre/quattro volte si afferma che Mozart o uno dei suoi amici era un massone quando la cosa era già perfettamente chiara) e questa struttura narrativa è davvero stancante e ripetitiva. Passando per personaggi privi del minimo carisma, speravo che almeno la trama riservasse un colpo di scena finale che risollevasse la bassa qualità complessiva, invece no. Quello che pensi che sia l'assassino è effettivamente l'assassino (sul serio, abbiamo una vittima che è un massone e fra i personaggi il capo della polizia segreta...la cosa si spiega da sola) con le motivazioni che pensi tu e nel modo che hanno già appurato in innumerevoli conversazioni precedenti. Poi, l'autore si è documentato così tanto su usi e costumi e mi casca sui fondamentali (la trama del Flauto Magico, che è l'esatto contrario di quello che dicono nel libro)! Fa davvero male vedere come un soggetto così promettente lasci l'amaro in bocca.
Buon libro, sicuramente non un thriller, però secondo me, per apprezzarlo e seguirlo bisogna essere appassionati di Mozart. Io l'ho acquistato essendo appassionato di Mozart ed in particolar modo del Flauto Magico. Per chi non è appassionato di Mozart e dintorni, come voto non darei più di 3.
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