Il pittore e la ragazza

Ma cosa hanno in comune il grande pittore Rembrandt e la sconosciuta ragazza di cui parla questo libro? Inizialmente, infatti, le due storie sembrano scorrere parallelamente, senza alcuna interazione, ma ci sarà un punto di congiungimento. Consiglio al lettore di non indagare anticipatamente, per non rovinarsi l'effetto sorpresa. Da leggere.

La signora de Moor è una poetessa, non una narratrice. E questo non vuole necessariamente essere un complimento. Non per un'autrice (cito) che descrive magistralmente il modo in cui l'arte attraversa il confine tra vita e morte, presente e passato (bla bla bla)... e le cui opere sono tradotte in 24 lingue. Questo romanzo - che per altro è perfettamente riassunto nella quarta di copertina, perché in quasi 250 pagine, e non sto scherzando, non succede nient'altro - non mi è piaciuto, proprio perché non è un romanzo, ma un insieme di episodi, salti temporali, ricordi, pennellate confuse di un quadro che alla fine, se mi concedete la metafora, solo critici saccenti possono apprezzare. Il pubblico vi sfila davanti, gli getta un'occhiata e passa oltre. D'accordo, forse è colpa mia, forse non sono abbastanza all'avanguardia per riuscire a capirlo, ma a mio parere ciò che conta, in un'opera d'arte (quadro o libro che sia) è quello che lascia in chi la osserva. Che può essere uno di quei critici saccenti di cui sopra o un semplice lettore che torna a casa dal lavoro e vuole rilassarsi. E questo libro non mi ha lasciato niente. Né nel cuore né in testa, diciamo che se c'era qualcosa di geniale, di artistico, nascosto tra le righe, io non l'ho visto. L'ho intravisto forse, qua e là, ma i romanzi da amare sono altri, e ben diversi.

Onestamente avevo aspettative migliori per questo romanzo,l'affresco della città di Amsterdam del XVII secolo è resa bene,meno la trama dei protagonisti di cui capiamo il legame solo alla fine e senza neanche un nesso veramente significativo (data l'entità dell'opera di Rembrandt in cui sarà protagonista la sfortunata Elsje)