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Catastrofe 1914. L'Europa in guerra
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Catastrofe 1914. L'Europa in guerra - Max Hastings - copertina
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Catastrofe 1914. L'Europa in guerra

Descrizione


«Per chiunque voglia capire da dove sia venuto fuori quell’intricato e terrificante conflitto, non esiste modo migliore che leggere questo bel libro».
The Times


Trincee, fango, filo spinato, corpi di giovani soldati martoriati da mitragliatrici, baionette e gas tossici: così ci raffiguriamo oggi la Prima guerra mondiale. Ma «che cosa è successo davvero, in Europa, nel 1914?» Possibile che tra i ventotto paesi coinvolti la Germania sia stata l’unica colpevole? Per rispondere a queste domande, e chiarire le cause di un conflitto che, agli occhi degli storici, appaiono più intricate di quelle della Seconda guerra mondiale, Max Hastings corregge le inesattezze perpetuate durante quest’ultimo secolo e fornisce al lettore una nuova, suggestiva chiave interpretativa. Sapevate, ad esempio, che quasi tutte le nazioni, per scagionarsi, distrussero la documentazione che riguardava il proprio ruolo nella guerra o ne crearono una fittizia? O che il giorno più sanguinoso di tutti non fu la Battaglia della Somme del 1916, come molti credono, ma il 22 agosto 1914, quando la Francia contò 24.000 morti in un paio d’ore (e più di un milione in cinque mesi)? Se pressoché tutti gli studi sulla Grande Guerra si sono limitati a descrivere «il convulso scenario politico e diplomatico o a fare una cronaca degli eventi militari», Catastrofe fa entrambe le cose. Da un lato, ricostruisce le cause che dalla «sensazione che stia per succedere qualcosa», dalla percezione, insomma, di un pericolo imminente portarono all’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando e, dall’altro, servendosi di una quantità sterminata di testimonianze e resoconti (di generali, statisti, soldati, mogli e ragazzi comuni), descrive la sontuosa marcia dell’esercito francese accompagnato da musicisti e sbandieratori attraverso le campagne assolate; racconta l’impresa del capitano Horace Smith-Dorrien a Le Cateau che con il suo British Expeditionary Force respinse ben sette divisioni dell’esercito tedesco; e, ancora, ci parla delle poco indagate campagne in Serbia, degli inverni nella Russia dell’Est, e delle rischiose spedizioni sulle coste della Galizia. Con una scrittura scorrevole e un’ampia documentazione, Max Hastings – già acclamato e premiato in tutto il mondo per il bestseller Inferno. Il mondo in guerra. 1939-1945 – confeziona un affresco «provocatorio e tremendamente avvincente» (Sunday Times), che non solo chiarisce le cause della Prima guerra mondiale, ma ci conduce per mano attraverso una società terrorizzata dalla devastazione, dalla miseria e dalla morte ma, ancor più, dallo spettro della più umiliante delle capitolazioni: la sconfitta. Un’opera – già ai primi posti della classifica dei non-fiction bestsellers del New York Times, e presto in onda sulla BBC in forma di documentario – che non ha precedenti: monumentale, sorprendente; fondamentale per tutti gli studi a venire.
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Dettagli

2014
22 maggio 2014
795 p., ill. , Brossura
9788854507562

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 4/5
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Carmine
Recensioni: 2/5

Amo la storia militare e la storia politica, ma in questo grande tomo di oltre 800 pagine fatico a trovare esaltata sia l'una che l'altra. Ho trovato una stereotipizzazione nel valutare britannici e tedeschi ai limiti del ridicolo, gli uni colpevoli di errori militari e politici ma che rappresentano i "buoni", i secondi raffigurati come forse non sarebbe possibile nemmeno con i nazisti. Ben più interessante la parte militare, ricca di episodi descritti a lungo e a fondo, certamente frutto di un notevolissimo lavoro di ricerca. Anche qui però l'autore sembra compiacersi nel raccontare l'inutilità della strage, con uno strisciante moralismo di cui uno storico potrebbe fare decisamente a meno. Soprattutto però, nella parte militare, manca una chiarezza nel legare i vari episodi. Questo rende la lettura concitata e in fondo in linea col caos che doveva regnare all'epoca sui campi di battaglia francesi; toglie però chiarezza espositiva, anche a causa di una mancanza di schemi e scarsità di mappe. Ammetto di aver faticato molto a leggerlo fino in fondo. Quasi inutile rimarcare la grande sproporzione di attenzione di Hastings fra il fronte est e quello ovest, in linea con tutta la letteratura britannica in materia.

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Fabrizio
Recensioni: 5/5

Altro capolavoro di Max Hastings. Il libro racconta il primo anno di guerra della I guerra mondiale, come ci si è arrivati e perchè. Veramente bellissimo

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roberto tassoni
Recensioni: 1/5

Non riesco a condividere l'entusiasmo di molte recensioni. Hastings è uno straordinario storico militare ma non uno storico politico: non ne ha la preparazione. Alla fine, risulta un libro spaccato in due: eccellenti e ben documentate, come al solito, le pagine dedicate all'aspetto strettamente militare del conflitto; molto modeste quelle destinate ai problemi chiave: le cause reali della guerra e le sue conseguenze. Pur avendoli citati in bibliografia, Hastings non si confronta mai veramente con i due testi più innovativi usciti negli ultimi anni: quelli di Liann Ferguson e, soprattutto,di Christopher Clark. Al posto delle documentazioni e argomentazioni riportate da questi due autori, si limita, in modo superficiale e banale, a riproporre una serie di stereotipi sulla Germania dell'epoca tipici di una certa cultura conservatrice britannica e ormai abbandonati dalla storiografia più recente (si veda una recente osservazione dello storico Emilio Gentile sul fatto che la storiografia ha ormai abbandonato il tema della "colpa"). Ne viene fuori un ritratto al limite del grottesco di una "catttiva" Germania che non ha nulla a che vedere neppure col molto più complesso ritratto fatto da Fritz Fischer (alla cui tesi chiaramente si rifà,banalizzandole). Perticolarmente deboli, e frutto, mi sembra, di una limitatissima conoscenza degli aspetti non strettamente politico-militari dell'epoca, sono le parti in cui descrive una Germania del periodo, all'epoca probabilmente la più grande cultura mondiale, con il più forte partito socialista del mondo e un parlamento che stava aumentando sempre di più i suoi reali poteri, come una sorta di prefigurazione del nazismo, in preda a subculture razziste e imperialistiche quando è ormai noto che tali subculture erano comuni a tutti i paesi occidentali, in particolare, all'epoca, proprio in Gran Bretagna. Un'opera deludente che sa troppo di operazione editoriale di basso livello sfruttando il nome dell'autore

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Conosci l'autore

Max Hastings

1945

Inglese, Sir Max Hastings scrive per il Daily Mail e il Financial Times. Ha ricevuto numerosi premi per i suoi libri e le sue inchieste – Reporter of the Year nel 1982 e Editor Of The Year nel 1988. Nel 2008 ha ottenuto la Medaglia Westminster per il suo contributo alla letteratura militare, e nel 2009 l’Edgar Wallace Trophy del Press Club di Londra.Ha presentato numerosi documentari televisivi ed è stato insignito di lauree honoris causa dalle università di Leicester e Nottingham. È stato promotore e presidente della Campagna per la protezione dell’Inghilterra rurale (2002-2007) e curatore e amministratore della National Portrait Gallery (1995-2004).Vive con la moglie nel West Berkshire.Tra le sue opere figurano Inferno. Il mondo in guerra 1939-1945...

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