La libreria di zia Charlotte

Romanzo ben scritto, una narrazione che ricorda le ambientazioni rustiche e sognanti del passato e una trama semplice ma lineare. Non ci sono incongruenze nel racconto e, anche se di fatto non succede niente di che, non si riesce a staccarsi dalle pagine. Consigliato a chi, come me, ama leggere e lasciarsi trasportare da suoni, profumi e sensazioni "rilasciati" da un buon libro ❤️

160 pagine scarse lette con facilità e piacere - lo definirei persino delicato nello stile - tra martedì mattina (treno Milano-Roma) e mercoledì pomeriggio (treno Roma-Milano) con un discreto contributo delle ore notturne che dividevano le due giornate. Zia Charlotte, proprietaria di un'antica libreria, siamo in Germania, sparisce e affida il romantico e polveroso sito alla nipote Valerie, venticinquenne laureanda di economia che tutto aveva in mente fuorché occuparsi di una libreria. Di qui inizia per Valerie la scoperta di un mondo non del tutto ignoto ma in buona parte sconosciuto, fatto di libri, di oggetti, di sapori (sì, di sapori) e naturalmente di protagonisti, differenti tra di loro. E poi c'è uno strano libro, un cliente molto particolare e altro ancora. Se devo muovere un appunto questo riguarda il finale (che naturalmente non scoprirò) che appare troppo veloce e secco, lasciando insoddisfatta qualche domanda.

Un gioiellino inaspettato!