A partire da Severino. Sentieri aperti nella filosofia contemporanea

Molto felice di vedere finalmente un'opera di questo tipo! Severino è un filosofo che mi ha accompagnato per quasi tutti i dieci anni di "para-carriera" universitaria. Pur riconoscendo la grandezza dell'autore, mi sono via via appassionato a cose che mi sembravano più verosimili, ossia la filosofia della scienza, la critica wittg.iana alla fenomenologia, Sellars, le ontologie del senso comune e così via, cioè cose "analitiche", ma che via via vedevo non gravitare lontano, ma avvicinarsi all'orbita dell'ontologia fondamentale, seppure in modo forse non molto consapevole (cfr. T. Williamson: modal logic as metaphysics). E così ho spesso desiderato che qualcuno, non avendo più avuto molto tempo da dedicare io a cose filosofiche, cercasse di sviluppare e volgere in un linguaggio più familiare ai filosofi con una formazione diversa da quella metafisico-idealistica, più 2.0, il discorso filosofico severiniano. Che resta cmq uno dei filosofi del 900 più degno di essere studiato approfonditamente da chiunque senta lo spessore della domanda metafisica, che l'approccio pragmatistico (in W.James con grande efficacia), mira, riuscendovi, a deflazionare. (Non sono ancora ben comprese le conseguenze che questo deflazionamento attivo provoca - ne hanno parlato Adorno e Voegelin). Il sistema metafisico di Severino è di grandissimo interesse, perché può essere paragonato a quello ad esempio di Shankara, Spinoza o Tommaso d'Aquino, sia per portata e rigore che come fisionomia complessiva (e questo non si può certo dire della gran parte della produzione filosofica novecentesca). Purtroppo le argomentazioni sono un po' paludate nel suo lessico magniloquente, il che disperde i vari nuclei argomentativi - per questo quest'opera è benvenuta, e altre simili, anche per verificare le miriadi di argomentazioni modali e controfattuali profuse. E anche perché bisognerà pensare a degli eredi, no?:-) Ps. Per accertarsi dela grandezza del bresciano basta leggersi le opere su eschilo, leopardi, ec

Opera collettiva di un nutrito gruppo di studiosi e allievi di Severino, frutto di anni di discussione diretta con lo stesso filosofo presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, questa raccolta di saggi, unica nel suo genere, affronta molti dei temi principali della filosofia di Severino (anche della fase "matura" e meno nota, dal 2001 in avanti) con un alto profilo scientifico e con un approccio critico rivolto a valorizzare al massimo, e allo stesso tempo a discutere a fondo, fino a volte a trasformare, le fortissime tesi del filosofo bresciano. Molto consigliato agli appassionati di quest'ultimo, ma accessibile anche per studenti universitari che vogliano conoscere la filosofia di Severino e misurarsi con le nuove prospettive teoretiche scaturite dalla sua scuola, a cominciare da quelle -interessantissime - del curatore Luigi Vero Tarca, ora ordinario di Filosofia Teoretica sulla cattedra che fu dello stesso Severino. Molto belli anche i saggi di Andrea Dal Sasso e Andrea Sangiacomo, da tempo impegnati nella discussione aperta del magistero di Severino. Una sola nota dolente: peccato per i tempi di attesa del volume cartaceo, che mi hanno convinto a acquistarlo direttamente dall'editore.