Cromantica

Un'antica sapienza miscela i destini di art-detective,critici,pittori,nobili e alchimisti come fossero colori da fissare in un quadro indistruttibile da lasciare ai posteri. Un indagine che tesse un filo di conoscenza e mistero dall'antichità alla modernità,riproponendo nelle 6 reliquie infernali gli eterni dilemmi della nostra coscienza. Le due facce della realtà personificate da due grandi vecchi tradiscono l'ordito della Storia;ovvero il Bene e il Male vissuti come inestinguibile volontà di creazione e distruzione. D'altronde l'intero romanzo può essere racchiuso nel delirio di Dario Balmas: "La Distruzione come eterno destino dell'umanità,come legge del vivere.Io ho sempre sostenuto che le forme artistiche concrete,cioè la Sostanza Creativa Originale divenuta cosa,sono una fissione passeggera del fluire delirante.Tutto passa,viene distrutto e si distrugge,solo la Rappresentazione resta, inalterata e inalterabile.Neppure il Tempo può nulla su di essa." Se l'arte è la vera religione umana non ci resta che affidarci ad essa per trovare la salvezza!

Libro scritto negli anni ottanta, per nostra fortuna riscoperto e ripubblicato da Tropea. Negli stessi anni Alberto Ongaro scrisse "La taverna del doge Loredan", un libro splendido, onirico, visionario, dove la realtà si intreccia con l' irrealtà, senza che nessuna prevalga sull' altra. "Cromantica", come spiega l' autore nella postfazione che da sola vale il prezzo del libro, è figlio di terribili incubi, fantastici sogni che in quel periodo visitavano Manfredi. L' intreccio di esoterismo, magia ed arte è ben calibrato da un linguaggio lucido e colloquiale che rende ancora più irreale e contraddittorio l' intero libro. Ma è proprio questa la sua forza. Se fossi in voi non me lo perderei.