Capitano Alatriste

Ecco un libro di cappa e spada davvero elegante in cui l'intrigo politico reale e la vicenda umana romanzesca di tanti personaggi si intersecano trasformando la narrazione di un episodio abbastanza banale e laterale rispetto al contesto storico, nel variopinto ed interessantissimo racconto della vita di ogni personaggio. Non è difficile capire il motivo per cui l'industria cinematografica si sia innamorata del capitano Alatriste, impavido uomo d'onore con qualche macchia, ma tanti valori positivi, circondato da amici fedeli, combattenti come lui, poeti, avvocati, osti... che lo apprezzano proprio per la mancanza della guasconeria e dell'arroganza tipica dei reduci delle grandi battaglie del secolo. Una bella storia leggera e coinvolgente che permette di conoscere meglio sia la Spagna che la politica internazionale del XVII secolo. Devo dire che Perez-Reverte non delude!!

A dir poco fantastico questo romanzo. Un avventura di cappa e spada come non se ne vedevano da tempo con bellissime dame, spadaccini orgogliosi, assassini carismatici, intrighi politici e versi poetici. Grande personaggio il capitano Alatriste, perfetto nel ruolo dell'eroe disincantato e un po rude. Spero che escano al più presto anche gli altri romanzi in questa comoda collana economica.

Finalmente in economica la saga del Capitano Alatriste! Riuscirà il nostro eroe (Perez Reverte) a diventare il Dumas spagnolo contemporaneo? Gli ingredienti ci sono tutti: se l'originale francese forniva lo spunto e faceva scrivere gli altri (cfr, appunto, "Il club Dumas" dello stesso Perez Reverte), lo scrittore spagnolo adatta - benissimo - una serie di personaggi dusmasiani nella Spagna seicentesca: c'è un d'Artagnan adolescente (l'io narrante), c'è un disincantato Aramis (Alatriste), c'è lo spaccone Porthos (Francisco de Quevedo, poeta e spadaccino), c'è una Milady in nuce, c'è il duca di Buckingham in persona, c'è un Richelieu diviso in due (il buon ministro conte-duca d'Olivares e il perfido inquisitore italiano...). Il risultato è un libro magari un po' leggero, un po' al di sotto delle altre prove narrative di Perez Reverte (soprattutto "La tavola fiamminga"), ma altamente godibile. Poiché è giusto giudicare non un singolo capitolo, ma l'intera saga, aspettiamo con ansia che anche le altre opere vengano pubblicate in collana economica. PS: il voto più adatto sarebbe 3,5