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Ottimo libro, serio e documentato. Apologetico ma oggettivo. Da diffondere per il bene di tutti. Anche degli atei o presunti tali.
Mi chiedo perché mai un editore debba pubblicare libri così inutili e inconstenti, senza un vero contenuto e padronanza della materia. Forse solo per dare un èà di sollievo alla Chiesa o al credente che si sente offeso dalle idee degli atei.
Ritengo inutile tentare di confutare la tesi di questo libro, perché già ampiamente confutata dai fatti: l'evoluzione darwiniana è una teoria scientifica corroborata da prove oggettive, non è "un'ipotesi" o, peggio che mai, "un credo". Chi vuol comprendere, comprenda! In ogni caso, faccio mie le parole di George Coyne, scienziato, astronomo di fama mondiale, si badi bene, credente (gesuita) e non ateo, (il testo è tratto dal libro di Riccardo Chiaberge, La variabile Dio. In cosa credono gli scienziati? Un confronto tra George Coyne e Arno Penzias, Longanesi, 2008): «Oggi sappiamo che l'universo non può essere compreso se non attraverso l'evoluzione sia su scala cosmica che su una scala micro, ossia la nostra scala umana. Siamo i prodotti di un universo evolutivo come lo sono le galassie e le stelle e tutto il resto. Se questo è vero, il Dio che io credo abbia creato questo universo non può essere lo stesso tipo di Dio che mi hanno insegnato alle elementari, un Dio onnipotente, un Dio autocratico che mette ogni cosa a suo posto» (pag. 40) «Se c'è una cosa che Dio proprio non può essere, è un Progettista Intelligente. C'è un sacco di gente a Milano che disegna vestiti, come a Detroit disegnano auto. Dio non è paragonabile a questa gente. Il movimento dell'ID (Intelligent Design) si propone di combattere un supposto ateismo che si annida nella comunità scientifica. Ma fa' esattamente l'opposto. Propone un Dio meccanico, un Dio meschino, un Dio che, come il Mago di Oz, gira le manopole per accordare tutto l'insieme delle cose. Così fallisce su tutti i fronti, quello religioso e quello scientifico» (pag. 110/111) Per chi fosse interessato ad approfondire la tematica - in modo serio - oltre al sopra citato libro, consiglio anche i seguenti testi: Victor J. Stenger, Perché la scienza non crede in Dio. La sfida perduta della fede alla ragione, Orme Editori, 2008 - Roberto Giovanni Timossi, Dio e la scienza moderna. Il dilemma della prima mossa, Mondadori, 1999
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