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LA PAROLA RISUONÒ STRANA, quasi l'avesse pronunciata un altro. Nella propria voce Bosch avvertì un'ansia che non riconosceva. Il semplice pronto che aveva sussurrato al telefono era pieno di una speranza quasi straziante. Ma la voce che gli rispose non era quella che voleva sentire.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ottimo thriller di un grande autore di libri gialli, molto ben scritto, avvincente e ricco di colpi di scena in una complessa indagine del detective Bosch. Un classico per gli appassionati.
Essendo in viaggio e trovandomi a corto di libri, nella casa in cui ero ospite ho adocchiato una copia in lingua originale di un romanzo di Michael Connelly, in edizione economica, dal titolo "Angels Flight". Non orientandomi sul titolo, ho subito cominciato a leggerlo, incantato dal ritmo serrato dei dialoghi sin dalle prime battute, per scoprire poche pagine dopo di conoscerlo già in traduzione italiana (ovviamente, perché di Connelly non me ne sono mai perso uno). Ho appreso dopo, da una ricerca in internet che Angels Flight era stato lanciato in Italia con il titolo alquanto difforme di "Il Ragno". Malgrado l'improvvisa agnizione, ho tuttavia continuato ad andare avanti nella lettura, calamitato dalla vicenda che si dipana ad un ritmo serrato nell'arco di tempo di poco più di 72 ore. E' un grande romanzo, decisamente uno dei migliori scaturiti dalla fertile penna di Connelly che vede Harry Bosch impegnato in una delicata indagine sull'omicidio di Howard Elias, avvocato nero che ha costruito la sua fama perseguendo poliziotti corrotti e abusanti nei confronti di cittadini inermi. L'omicidio crea nella metropoli una marea di malcontento e di proteste che sembrano essere sul punto di sfociare in sommovimenti e rivolte come quelle che, nel 1992, fecero seguito al pestaggio dell'afro-americano Rodney King da parte di poliziotti del LAPD. Dietro all'indagine frenetica, in lotta contro il tempo, si muovono i giochi di potere, per cui la verità ufficiale non deve mai essere la verità dei fatti accaduti, per ragioni di opportunità politica e di governo della città. Come sempre Bosch, che - se uno dovesse disegnarlo - lo rappresenterebbe con una mescolanza di tratti di Marlowe, il detective creato da Raymond Chandler e del Clint Eastwood nei panni dell'Ispettore Callaghan, lotta alla ricerca della Verità e della giustizia, cercando strenuamente di evitare compromessi in nome del quieto vivere.
tra i migliori triller di Connelly....si deve leggere tutto d'un fiato...non concede soste!!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Premio Bancarella 2000.
"E la bomba sarebbe scoppiata. La notizia dell'omicidio di Elias avrebbe spazzato la città come il più infuocato dei venti di Santa Ana, portando a fior di pelle i nervi di ognuno e magari tramutando silenziose frustrazioni in gesti violenti e persino malvagi."
Connelly conferma con questo romanzo, la capacità narrativa e di scrittura delle precedenti prove. Ripropone il personaggio del detective Bosch, assente negli ultimi due bellissimi romanzi Debito di sangue e Il poeta, personaggio che gli aveva dato, fin dalle prime opere apparse negli Stati Uniti, grande notorietà.
Bosch sta attraversando una crisi coniugale che gli occupa la testa e lo tormenta con incubi notturni, ma che non lo distrae minimamente dal lavoro, né gli fa decidere di dedicare maggior tempo al proprio privato. Sarà questa la causa del fallimento del suo matrimonio, ma la passione per il lavoro e il bisogno (quasi fisico) di conoscere la verità, sembrano superiori ad ogni altro interesse. Hieronymus Bosch non è un personaggio vincente: reduce dal Vietnam, eccede in sigarette e in alcol, non concede molto al suo interlocutore, né cerca di accattivarsi i capi per averne l'appoggio. Eppure possiede qualcosa in più degli altri, un fiuto, un talento naturale, doti preziose che la polizia tiene in grande considerazione così da affidare al detective i casi più difficili e delicati. E il caso che è al centro de Il ragno lo è in modo particolare. Sono stati compiuti due delitti, ma il vero bersaglio era uno solo: un avvocato di colore, notissimo in città per il suo impegno contro gli abusi della polizia nei confronti della popolazione di colore, un difensore dei diritti civili che aveva tratto grande ricchezza da questo suo impegno. L'avvocato Elias avrebbe dovuto discutere, dopo pochi giorni, il caso di un balordo accusato dello stupro e dell'assassinio di una ragazzina. Il nero incriminato aveva subito violenze dalla polizia durante gli interrogatori perché si dichiarava innocente e non voleva confessare, ma l'avvocato ucciso aveva le prove dell'innocenza del suo difeso e il nome del vero assassino. La comunità nera di Los Angeles è per la città una mina perennemente innescata, sommosse possono esplodere con tragiche conseguenze partendo da scintille anche minime. I mezzi di comunicazione ne hanno spesso la responsabilità e, proprio per questo, Bosch e la polizia cercano di diffondere messaggi il più possibile rassicuranti. Ma di questo assassinio si deve trovare il colpevole, chiunque esso sia, fosse anche un poliziotto che odiava Elias per qualche causa precedente. Connelly inizia a tessere la sua trama, lui sì come un abile ragno, intorno al difficile e delicato caso. Getta il suo personaggio nella mischia, lo fa penetrare nei meandri di una rete di prostituzione via Internet che di certo ha a che fare col caso, mette sulla ribalta le devianze sessuali che si mimetizzano nella Rete e che si nascondono dietro "rispettabili" individui. Mostra in modo impietoso le brutture di una società violenta in tutte le sue componenti, senza concedere nulla alla retorica del politically correct. La regia di questo autore ricorda i film di Spike Lee, duri, veri, senza esibizionismi e senza inutili spargimenti di sangue. In questo Connelly è davvero magistrale, crea personaggi credibili non figure ideologiche. L'indagine di Bosch, gli incontri fatti nelle più disparate ore del giorno e della notte, i colloqui con colleghi della polizia o con pregiudicati, lo guidano (e guidano anche il lettore) verso una soluzione credibile... poi, all'improvviso, lo scarto, il colpo d'ala dell'autore che spiazza e disorienta, ma che permette una lettura del romanzo avvincente fino all'ultima pagina.
A cura di Wuz.it
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