Wild. Una storia selvaggia di avventura e rinascita

Dire Stupendo è dire poco! L'ho letteralmente divorato! Toccante, avventuroso, in alcuni tratti perfino spiritoso e divertente (il suo rapporto personale con il terribile zaino!) . I pensieri introspettivi e le persone che andrà ad incontrare nel cammino. La sua giovane età e la voglia di ricostruire un futuro migliore. L'impresa di assimilare il dolore e usarlo come forza. bello bello bello . E stasera il FILM !! FINALMENTE

E' difficile dare un giudizio a questo libro : è scritto molto bene, la storia del viaggio si snoda tra il percorso sul sentiero e quello dei ricordi dell'autrice e delle motivazioni che l'hanno portata ad affrontarlo. Potrebbe venirne fuori un buon film. Quello che mi ha lasciato perplessa però è quanto sia sprovveduta e priva di buon senso l'autrice, per sua stessa ammissione: non solo era priva di qualsiasi allenamento e di cognizioni su un equipaggiamento adatto per un trekking così lungo, ma non pensare neanche a portarsi dietro denaro sufficiente ad affrontare degli imprevisti...per questo motivo ritengo che sia stata molto fortunata a sopravvivere, cosa che puntualmente non succede per molti escursionisti improvvisati. Lo stesso Mc Candless di "Into the wild" era più preparato ma non è bastato...nel caso di Cheryl la fortuna aiuta gli audaci...o incoscienti (a volte). Per questo ritengo che il libro valga la pena di essere letto xk cmq è un'esperienza di vita ed un viaggio accattivante ma non lo consiglio assolutamente come modello da seguire xk se lei è tornata, altri potrebbero fare una brutta fine...e cmq ho preferito altri libri di viaggio, per es. "Dietro le cascate" di Ian Baker che è anche un viaggio spirituale , e "Il sogno del lupo" di Ario Sciolari, che ha affrontato un viaggio molto duro con un'ottima preparazione che cmq non ha "guastato" le sue profonde riflessioni. Un ultimo appunto a pag 338 si parla di un'eruzione avvenuta 7.700 anni fa a cui avevano assistito gli indiani d'america che ne avrebbero tramandato il ricordo tramite leggenda...ma davvero c'erano i nativi americani a quel tempo e in grado di fare restare viva x così tanto quella leggenda? mi sa che qui o ha sbagliato Cheryl o la traduttrice deve rivedere qualche passaggio...

400 pagine di libro per raccontare un trekking lungo un sentiero rischiano di diventare poco interessanti come accade per molti libri di montagna ed invece Cheryl ha creato un equilibrio molto coinvolgente nel quale i frequenti flashbacks relativi alla sua storia si integrano perfettamente nella storia. Un libro per il quale ho cercato volentieri dei momenti liberi per gustare le pagine successive e che crea l'interesse per avere davanti a sé 100 giorni per un'esperienza...