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La passione che ci fa vivere
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La passione che ci fa vivere - Francesco Alberoni - copertina
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passione che ci fa vivere

Descrizione


L'uomo è l'unico essere vivente insoddisfatto della sua natura. Vibra in lui il presentimento di uno stato più perfetto e felice. Per lunghi periodi si adatta a vivere secondo regole prefissate, seguendo stanche abitudini, ma c'è un momento in cui decide di rompere ogni vincolo ed esplorare territori sconosciuti. E quello che Francesco Alberoni chiama lo "stato nascente ", una vera e propria morte-rinascita da cui si genera un nuovo modo di essere. Il grande studioso dei sentimenti umani e dei movimenti collettivi sostiene che questa forza primigenia ci è stata inculcata nell'anima dalla Natura, e non senza motivo. Essa ci costringe a creare sempre, a guardare al futuro, a sperare contro ogni speranza. E quello "stato di grazia", che in un bagliore di lucidità ci fa credere che il mondo può migliorare, che noi possiamo diventare persone migliori, e che tutto ciò che è stato finora, quella che chiamiamo vita reale, era, in realtà, una povera vita inautentica, dolorosa. Lo "stato nascente" è la passione che fa scorrere in noi una vita di estrema intensità, diventiamo infaticabili e tutte le nostre paure scompaiono. Scompare anche la paura della morte, perché non si ha paura di morire quando si ha l'impressione di muoversi verso ciò che è vero, giusto e bello.
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Dettagli

2015
17 marzo 2015
162 p., Rilegato
9788856644562
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Indice


Introduzione

1. L'uomo insoddisfatto
2. Lo "stato nascente"
3. La "chiamata"
4. Inquietudine e desiderio
5. Il libero arbitrio
6. La terra come un giardino
7. Morte e rinascita
8. Il mistero dentro di noi
9. L'uomo nuovo
10. La strada dell'improbabile
11. Felicità e volontà di potenza
12. Impermanenza e cambiamenti
13. Il giorno del giudizio
14. Pessimismo e ottimismo
15. Il valore della complessità
16. Progresso e incertezza
17. La vertigine dell'evoluzione
18. Scienza e povertà
19. La forza che ci trascende

La recensione di IBS

Non c'è nessuna società perfetta, nessuna religione perfetta. È importante però sapere che noi intravediamo la perfezione e, qualche volta individualmente, qualche volta collettivamente, possiamo andarci di un infinitesimo più vicini. Vorremmo che la felicità assoluta di cui sentiamo il desiderio ci venisse data, vorremmo raggiungere subito, ora, il porto luminoso della pace. Giorno dopo giorno, in questa attesa, guardiamo sempre al domani. È la natura, l'architetto dell'evoluzione, che ci ha messo nell'anima questo stimolo che dà senso alla vita e che ci costringe a cercare sempre, a creare migliaia, milioni, miliardi di esperienze. La natura scopre solo attraverso un'incredibile dissipazione. Miliardi di miliardi di stelle per produrre la vita sulla terra, miliardi di uova per produrre un pesce, miliardi di miliardi di tentativi per produrre un passo in avanti. Non siamo noi, è la natura che cerca. Se quella è la speranza, quella è la direzione.

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Conosci l'autore

Francesco Alberoni

1929, Piacenza

È noto per i suoi studi sui movimenti collettivi e l’amore. Libero docente di Psicologia nel 1960, Libero docente di Sociologia nel 1961, Professore ordinario di Sociologia nel 1964 sempre a Milano. Membro del Binational Committe Olivetti Foundation - Ford Foudation-Social Science Research Council, poi Rettore dell'Università di Trento dal 1968 al 1970. In seguito ho insegnato a Losanna, a Catania e nuovamente all'Università di Milano Statale (1978). Nel 1986 ha spostato la cattedra nell'Istituto Universitario di Lingue Moderne (IULM). Lì ha costituito il Corso di Laurea in Relazioni Pubbliche e ha deciso di creare una nuova sede, dando poi vita all'Università di Scienze e Comunicazione IULM, dove ha svolto il compituo di Rettore creando anche...

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