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La figlia dell'arcobaleno
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La figlia dell'arcobaleno - Nadia Hashimi - copertina
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figlia dell'arcobaleno

Descrizione


Una storia di tenacia, amicizia e speranza

«Un'occasione così è una fortuna e certe ragazze farebbero di tutto per essere al tuo posto. E poi non sarà per sempre...» Così dice la mamma di Obayda prima di prendere le forbici e tagliarle i capelli, trasformandola in una bacha posh, una bambina che indossa i pantaloni e risolve tutti i problemi della famiglia. Superate le prime difficoltà, Obayda scopre che in fin dei conti mamma aveva ragione: essere maschi offre un sacco di vantaggi nelle zone rurali dell'Afghanistan. Per esempio allontanarsi da casa, giocare in mezzo alla strada, arrampicarsi sugli alberi... una libertà impensabile per una bambina di dieci anni. Ecco perché, quando scopre che è ora di tornare a essere una femmina, Obayda decide che anche una leggenda, quella secondo cui passare sotto l'arcobaleno può trasformare le ragazze in ragazzi, è qualcosa a cui aggrapparsi. A tutti i costi... Età di lettura. da 10 anni.
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Dettagli

2017
269 p., Rilegato
9788856657944
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Indice

Le prime pagine del libro

- Dormi, Obayda, e domani sarà passato.
Il consiglio della mamma funzionava abbastanza bene per la maggior parte dei problemi: una litigata con mia sorella, un brutto voto, uno strappo nel vestito preferito.
Ma sei mesi fa è successa una cosa così brutta che neppure la sua saggezza ha potuto aiutarmi. Anche se ci provo, il ricordo non se ne vuole andare e questo perché la prova di quel giorno terribile vive sotto il mio stesso tetto e mi chiama figlia.
Cerco di concentrarmi sul viso gentile di mio padre e sulle sue mani perfette, ma lo sguardo scivola sempre verso il punto dove c'era la sua gamba e di colpo il ricordo torna a travolgermi.
Quel terribile giorno di inizio primavera mio padre mi aveva portata dal dottore. I miei genitori erano preoccupati perché tossivo da due settimane e avevo la gola così irritata che faticavo a mangiare. Il dottore mi aveva esaminato la gola e appoggiato lo stetoscopio sul petto. Appena finito, aveva consegnato a mio padre una ricetta per gli antibiotici. Mentre tornavamo a casa, mio padre aveva deciso di fermarsi in farmacia a prendere le medicine.
Ero stanchissima per la camminata. Era mattina, e papà voleva tornare al lavoro nel pomeriggio. Davanti a un negozio di vestiti trovò una sedia di plastica e mi disse di sedermi lì ad aspettarlo. Lo guardai proseguire lungo la strada ed entrare in farmacia. Ne uscì con un sorriso e un sacchetto di carta, che sollevò in aria agitando la mano. La medicina era per me ed era l'unica ragione per cui quel giorno eravamo al mercato.
Cerco di non pensarci troppo.
Un secondo più tardi un'auto bianca si fermò davanti alla farmacia e mi bloccò la visuale. Aspettai che papà ricomparisse.
A quel punto diventa tutto piuttosto confuso. Ricordo il rumore più forte mai sentito in vita mia. Ricordo il fumo e le urla e la gente che correva. Ricordo clacson e fiamme e rumore di vetri infranti. Ricordo di essermi tappata le orecchie con le mani e di essere caduta a terra.
Rimasi per terra a lungo, in attesa che il rumore finisse.
Alzai gli occhi e cercai mio padre, ma nel punto in cui l'avevo visto per l'ultima volta c'era solo l'automobile.
Era senza tettuccio e l'interno era una palla di fuoco.

Conosci l'autore

Nadia Hashimi

È nata a New York da genitori afghani, emigrati in America nei primi anni Settanta, ed è cresciuta circondata da una numerosa famiglia che ha tenuto viva la cultura del paese d'origine. Nadia oggi vive in Maryland con il marito e due figli, e di professione fa la pediatra. Ha esordito con il romanzo Due splendidi destini (Piemme, 2015), che è stato un successo del passaparola, elogiato tra gli altri anche da Khaled Hosseini. Quando la notte è più luminosa è il suo secondo romanzo, accolto con uguale entusiasmo dai suoi numerosi lettori. Tra gli altri suoi romanzi ricordiamo La figlia dell'arcobaleno (Piemme 2017), La casa senza finestre (Piemme 2018) e Il cielo più azzurro (Piemme 2019).

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