L' ultimo viaggio del curandero

Splendido libro, ricco, ricchissimo di spunti da meditare singolarmente dentro di sé, da NON condividere con gli altri per evitare bastonature, e da utilizzare nella vita quotidiana per il proprio miglioramento personale. Immediato e ricco di significato l'esordio, in cui lo sconosciuto autista di un autobus porta pane e acqua ad un uomo, un uomo solo, un ricercatore, e ricchissimo è dipoi il dialogo che ne consegue. In seguito, è spettacolare come dei preziosissimi consigli, figli di meditazione e saggezza, vengono dati come se fosse per inciso; mi spiego meglio... (questa è una cosa che vale soprattutto per noi occidentali smaniosi di apparire e assetati di potere) Ecco la storia: prima di partire per il suo lungo viaggio, l'autore riceve una visita inaspettata. Si tratta di un uomo 'conosciuto' poiché è il 'capo' di un gruppo spirituale. Quest'uomo chiede consiglio all'autore, perché è invischiato in lotte di potere entro questo gruppo. I consigli che vengono dati sono un balsamo, sono un toccasana, sono una cosa universale, mondiale. Solo questi consigli, dati dall'autore, valgono l'acquisto del libro. Da non perdere. Gli uomini smaniano d'apparire e sono in lotta per il potere, coltellate nella schiena a dispetto degli scopi 'spirituali' e questo avviene a partire dall'ultimo borgo dimenticato di novecento abitanti del sud Italia, fino alla capitale di un grande stato, a finire in una media cittadina del Perù. Ma per quanto la malattia sia insidiosa e diffusa, il rimedio esiste. Sentieri di saggezza da seguire. Personalmente. Singolarmente. L'unica via possibile. In ultimo, aggiungo che essendo amante delle montagne, essendo anch'io amico anche solo dei nomi delle montagne, sono felice di sapere che esistono gli spiriti che animano queste montagne. Poter parlare con essi è un privilegio raro. Forse come premio di un lungo cammino spirituale.

Di curanderismo o sciamanesimo questo libro non contiene nulla. I capitoli si susseguono stancamente su riflessioni banali dei mali dell'uomo moderno. Il fulcro del libro è costituito dalla critica incessante alle religioni e all'uomo europeo, che incarna il male assoluto. Forse l'unico punto interessante è proprio questo, una visione per me nuova, di come una parte della popolazione mondiale ci vede. Ma nel complesso libro scialbo e banale, con titolo furbo e del tutto fuorviante.