Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Bruciare l'acqua - Alessandro Polcri - copertina
Bruciare l'acqua - Alessandro Polcri - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Bruciare l'acqua
Attualmente non disponibile
9,50 €
-5% 10,00 €
9,50 € 10,00 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
9,50 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
9,50 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Bruciare l'acqua - Alessandro Polcri - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Dettagli

2008
1 gennaio 2008
64 p., Brossura
9788860071187

Voce della critica

Aretino, quarantenne, italianista formatosi negli Stati Uniti alla scuola di Paolo Valesio e lì attivo, studioso in particolare del Cinquecento, Alessandro Polcri sembra essere tutto tranne che un poeta-professore, soprattutto in virtù della gelosa e distinta privatezza del suo lavoro personale in versi rispetto al complesso della vita pubblicistica che si trova a dovere affrontare. Alberto Bertoni, che firma una come sempre impeccabile introduzione al libro, dimostra opportunamente che "la catena fonica dei significanti viene prima di ogni parola volta a organizzarla in discorso". Ciò equivale a dire, in partenza, che siamo ampiamente in salvo. In più il libro vanta un'architettura generale molto sorvegliata, una vera e propria guida di senso o invito alla lettura: si tratta di una singolare topografia simbolica dell'abitare la coscienza e il progetto di sé, fondata sul modello della domus che ha un punto di partenza esterno e approda all'intimità del privato. In realtà sembra che alla saldezza e razionalità del microcosmo si oppongano i modelli irriducibili della dispersione, dell'imprevedibilità. L'ineluttabilità del divenire e l'irripetibilità della materia mi sembrano le ossessioni dominanti in questi versi: entrambi i campi di coscienza convergenti su una visione elementare e drammatica (per quanto sostenuta da una convinzione religiosa discreta ma allertata) della materia, del corpo, della transitorietà e amabilità di ogni cosa. Credo di potere oggettivamente definire Polcri un poeta di formazione cristiana e contemporaneamente di poter sottolineare un'attitudine alla concretezza dell'immanenza che fa pensare senza rischi al Rebora migliore (quello prima della conversione, per intenderci). Il corpo stesso è progetto, la fisicità del mondo è ascolto e ricomposizione soggettiva inesauribile: probabilmente non solo per amore alla creazione, quanto, prima ancora, per una totalità di investimento nella vita che il soggetto sente di dovere esercitare. Da qui, in Polcri, un'ansia, un pathos misurato e alto, una sete di testualità capillare che sfocia in un'eccentricità lessicale diffusa, in un'altalena tra discorsività, pesantezza, decolli lirici e sinestetici, ellissi, echi dell'udito disseminati da maestro della parola. Mai estetizzante comunque; semmai fortemente problematico, provocatoriamente polisemico pur senza intenzioni sperimentali.
Giorgio Luzzi

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore