L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Le parole "Orient Express" fanno venire in mente una linea ferroviaria di qualità diretta oltre i Balcani, un trattamento di gran lusso con scompartimenti comodi e puliti e una carrozza ristorante che offre cibi succulenti. Quanto ai passeggeri, è facile immaginare tra loro scrittori e giornalisti, coppie in viaggio di nozze e diplomatici di vario rango. E si rimane sorpresi nello scoprire che in Orient Express John Dos Passos (1896-1970) prima si lamenta delle cimici che gli saltano addosso di notte e resistono a qualsiasi insetticida, poi della sporcizia della vettura in cui riesce a infilarsi (il vagone postale, peraltro) e infine delle mosche, con le quali si trova a spartire le fette dei meloni comprati nelle fermate intermedie. Quanto alle conversazioni di viaggio, le memorie del medico persiano che rimpiange la Mademoiselle rimediatagli dal portiere di un albergo tedesco non sono proprio le chiacchiere da treno che si sarebbero potute fare con Agatha Christie, o Harold Nicolson se preferite i diplomatici alfabetizzati. La ragione è questa: il titolo del libro è sì Orient Express, ma del viaggio sulla linea - creata nel 1868 da un imprenditore belga e operante nella tratta tra Parigi e Istanbul - l'autore ci dice pochissimo. Appena cinque pagine, comprensive peraltro di dettagliate note sulla sosta a Venezia. Ma allora su quali altri mezzi viaggia John Dos Passos, e che cosa contengono le restanti duecentodiciassette pagine? Un'ampia rassegna di memorie, annotazioni, dicerie e anche qualche delirio compongono questo resoconto di un viaggio compiuto tra il luglio e la fine di dicembre del 1921. Un'avventura faticosa, movimentata ma non epica (aggettivo che spetta alla traversata di Charles Doughty, e a pochissime altre), nella quale un autore americano emergente con due romanzi all'attivo, One Man's Initiation-1917 (1920) e Three Soldiers (1921), si addentra nel Medio Oriente come prima di lui avevano già fatto Mark Twain e Herman Melville.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore