L' inverno degli angeli

Tristissimo... eppure sempre alla ricerca di una purezza spirituale assoluta... veramente bello.

Esitono ancora i poeti e la poesia? Si! esistono. Siamo noi che, quanto più ne avtremmo bisogno, ci allontaniamo da loro. Davide Gorga è un poeta. La sua poesia non è solo arte. E' bellezza, dolcezza, malinconia, ricordo, tristezza, e a volte anche dolore e disperazione. Ma tutto è intriso di speranza, di bisogno di comunicare con gli altri, di unirci in una funzione catarsica con tutti coloro che come noi affrontano le difficoltà della vita.

Le nebbie lorenesi popolate di stelle che lentamente si spengono popolano il libro di una vena triste e malinconica, in cui il candore degli Angeli è segnato dal loro silenzio, in cui la speranza va lentamente a morire. Bianco e nero, vita e morte, neve nera, incorniciano il declino del giorno e della luce. Eppure, proprio nell’oscurità della morte, propria o delle persone care, che richiamano con le loro voci da lidi lontani, risorge l’albero delle fate, il cammino innevato e fangoso che prelude a una meta di luce, il canto che scende dal cielo incoraggiando il guerriero ormai stanco. E’ questa malinconia di morte e melodia triste di vita che avvince e ammalia il lettore. E’ questa, in ultimo, la lunga via da seguire tra i primi raggi d’oro dell’aurora.