Gli ultimi giorni di Pompeo

L'opera migliore di Pazienza, pervasa da nostalgia e autobiografismo. Un lavoro maturo che, attraverso vari stili, illustra la moderna vita suburbana e decadente, fatta di inclementi delusioni e tossiche illusioni; la drammatica storia di Pompeo, in costante declino e sempre vicino al crollo, non può che appassionare e colpire il lettore, che nelle tavole rivede con amarezza la vita e il pensiero di Andrea, genio scomparso troppo presto.

Gli Ultimi giorni di Pompeo è l'ultima opera del genio artistico di Andrea Pazienza. Un vero e proprio capolavoro non solo della settima arte ma della letteratura in generale. Attraverso la forma del diario (e degli appunti) Pazienza sviluppa il suo alterego letterario Pompeo e lo usa come strumento, mezzo catartico. Ma la realtà che racconta non permette sconti: non c'è salvezza, né redenzione. C'è solo il tempo per chiedere scusa, nonostante le scuse non servano a nulla. Quando la morte si avvicina però, forse, si è in grado di vedere le cose con più chiarezza. Intanto ricorrono i dolori e i vizi, le prese di coscienza e le ricadute. L'amore perduto, che perseguita senza poterci fare niente. La consapevolezza di essere giganti in un mondo di nani, ma di non essere in grado di restare in piedi per più di qualche minuto. Colpa della nausea che ti assale, da spegnere con una siringa. Imperdibile e immancabile non solo per gli amanti del fumetto.

Una bella e interessante edizione con tutte le tavole artigianali illustrate da Pazienza con rigore stilistico. Da non perdere.