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Libro letto in meno di 12 ore. Scorrevole e piacevolmente sorpresa dal modo di scrivere di Sergio Assisi, non me lo aspettavo assolutamente. Tutto è apparso nella mia mente come un film e spero vivamente si trovare il seguito prossimamente nelle librerie.
ho letto l'intero libro in 4 ore perché una volta cominciato non riuscivo a smettere di leggerlo. l'ho trovato molto avvincente e in alcune parti divertente. inoltre mi è sembrato di vedere un film più che leggere un libro,questo perché le immagini affioravano facilmente nella mia mente. anch'io sono molto contenta di averlo conosciuto anche come scrittore e spero che ci sia presto un altro libro.
Un romanzo che sembra una sceneggiatura; non a caso nelle righe di presentazione dell'autore si legge che egli oltre ,che attore è anche sceneggiatore. Tale "sceneggiatura" però non diventa quasi mai letteratura, limitandosi all'arte affabulatoria di Assisi, attore piacione e simpatico. La storia di Aldo Russo, calciatore napoletano di stanza a Torino, che ha vinto lo scudetto del Napoli con Maradona per avere giocato solo 10 minuti nella partita dello Scudetto, si dipana tra flashback e l'espediente di un racconto di vita fatto al controllore di un treno il quale, trovandolo sprovvisto del biglietto, ne vuole ascoltare le giustificazioni. Ecco dunque il racconto del la sposa che lo abbandona il giorno delle nozze per un criminale e tante avventure e avventurette che vedono come comprimario un topo, tale Mister Bean, che Aldo Russo alleva, c'è ma anche un gatto, Attila, appartenente a una sua vicina, felino che il protagonista rapisce. Il tutto condito con dissertazioni relative a citazioni musicali e a qualcos'altro, ma dai contenuti non entusiasmanti . E' anche presente una citazione di Gustav Klimt. Il protagonista, ignorante d'arte, ascolta la notizia da parte di un personaggio secondario che Klimt ebbe 14 figli da donne diverse e che era anche malato di sifilide. Tale papparedella, assieme ad altre, viene ripetuta alla vicina di casa, appassionata di pittura, donna che Aldo vuole sedurre. Il libro non affascina e nemmeno intrattiene granché, se non con un discreto garbo, però , rimanendo nell'ambito di un esperimento letterario simpatico , ma artificioso. A Sergio Assisi consiglio caldamente di continuare a dedicarsi alla recitazione, nella quale riesce meglio. ROMOLO RICAPITO
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