Conversazioni con Dio. Un dialogo fuori del comune. Vol. 1

Il punto per me è cambiare paradigma e prendersi la responsabilità della propria vita. Quanto siamo disposti a scegliere? Mi piace sentire tutto e il contrario di tutto nel mio vivere quotidiano, che mi fa essere presente in relazione alla realtà che attiro(più o meno consapevole)di qualsiasi forma e tipo! Merita meditare e fare esperienza sulla propria pelle. Credo che questo libro debba essere studiato con profonda convinzione nel rispetto del proprio sentire consapevole, le mie parti profonde e intime di un Sé, in continuo cammino(che scelgo di essere), sentito e accolto con divina amorevole riverenza. Inoltre esco da sistemi di credenze che mi imbrigliano nell'illusione di essere ciò che gli altri ti fanno essere.Questo mi permette di vivere il quotidiano in modo totalmente appagante. Si scopre anche un sistema di valori attraverso un profondo ascolto interiore. Cito dal libro:"Se non mi dirigo verso l'interiorità non vado in nessun posto.",per quanto mi riguarda il libro vale la pena leggerlo molte volte. Grazie con gratitudine Carmine

Questo è uno dei più bei libri che abbia mai letto in assoluto,che conferma la mia visione della vita e del perchè siamo qui. Per chi vuole approfondire la sua ricerca spirituale lo consiglio vivamente.

Sono arrivato a leggere metà del libro, regalatomi da mia mamma dopo la mia recentissima conversione a Medjugorje. Per il momento mi limito a dare un 3/5, cioè una via di mezzo, che potrà salire a 5 o scendere a 1, in quanto ancora non mi convince. Per molti è un libro illuminante, che tutti dovrebbero leggere. Senza arrivare alla fine posso dire che non la penso affatto così. Pur avendo una discreta cultura (leggo moltissimo e le mie materie preferite a scuola erano storia e filosofia), trovo che sia un testo da teologi, non da gente comune. Molti passaggi non sono affatto immediati e richiedono diverse letture per capirne il senso. In altre parole, non penso che sia un libro per tutti e per questo mi stupisco che molti lo consiglino senza riserve. Quanto a Dio, che come dicevo prima ho imparato ad amare in occasione di un recente pellegrinaggio, mi sembra troppo "intellettuale", "cerebrale", e perciò difficile da amare. In altre parole, mi sembra un libro scritto solo con il cervello e non con il cuore. Manca di emotività. E poi, non mi convincono per niente le domande. All'improvviso Dio guida la tua mano per rispondere ai tuoi interrogativi e ti vengono fuori domande come "il debito karmico è una realtà?" A volte penso sia anche un problema di traduzione, in quanto alcune espressioni sembrano forzate, non spontanee. Certamente lo leggerò fino alla fine, ma per il momento non mi sta trasmettendo nè pace nè serenità. L'autore mi sembra uno dei tanti americani troppo pragmatici, che cercano la pace e la serenità con la testa e non con il cuore. Avere fede significa per me credere senza riserve, accettando anche quello che non comprendiamo. In questo libro trovo invece il desiderio di dare una risposta a tutto, e ciò contrasta con la mia idea di fede. Spero di sbagliarmi e di ricredermi alla fine del libro. Quando ci arriverò, darò il mio voto finale