Agrò e il delitto Rovini. (L'endiadi del dottor Agrò)

L'ho letto nella versione con titolo originale (odio che i libri vengano rititolati, nel 90% dei casi è un trucco per gabbare i lettori che così acquistano due volte, a merito di Dalai non è questo il caso, qui il "vecchio" titolo è stampato in copertina). Apprezzabile, anzi "commendevole" (per rifarmi al linguaggio del libro) per gli aspetti di critica politico-sociale, stucchevole e francamente insopportabile, dopo più di due decenni di Camilleri, per la "sicilianità" forzata (è pur vero che il libro è del 2001, eravamo solo all'Anno Settimo di Montalbano...). Ormai lo sanno tutti che i siciliani mangiano ad ogni pasto cose buonissime che solo loro sanno fare come si deve, che il loro pesce è il più fresco del globo, che i loro dolci sono i migliori dell'universo, che i loro paesaggi sono gli unici che valga la pena vedere, che onorano le loro mogli e compagne più volte al giorno... e che palle signori miei! Per evitarmi altre noie non leggerò gli altri libri con protagonista Agrò.