Taccuino di un vecchio bevitore

Mi aspettavo di più. Avevo cominciato la lettura avendo in mente il ritratto fotografico che decora l’articolo di Wikipedia (english version) dedicato ad Amis padre (King o Kingers per gli amici) e la sua spumeggiante biografia. In realtà, i tre testi ‘etilici’ (o meglio, dipsografici, come argutamente vengono definiti da lui stesso) qui raccolti sono nel complesso piuttosto ripetitivi, e la comicità procede a corrente alternata; probabilmente risentono del fatto di essere stati scritti originariamente, almeno in parte, come articoli di giornale. Certo la stoffa c’è, e sono molto curioso di leggere altre opere del nostro (purtroppo non mi sembra ci sia attualmente altro in circolazione). La pressochè completa assenza di considerazioni sulle bevande alcoliche italiane (e, comunque, la superficialità con cui vengono trattate), se da un lato può essere comprensibile, vista l’origine dell’Autore, dall’altra farà sicuramente storcere il naso ai molti estimatori dei prodotti nostrani. Curioso, istruttivo e divertente il quiz dell’ultima parte. Nel complesso 3/5, direi. Purtroppo, alcune sviste nella traduzione sono veramente imbarazzanti. Fra tutte “…del quale la grande (e assetata) Evelyn Waugh creò la propria variante…” fa meritare all’edizione italiana del libro un bel 1/5.