Il cimitero della coscienza

Un libro che parla dello stalking, la piaga sociale che è diventata una vera e propria piaga nel nostro tessuto sociale, che toglie la dignità alle donne...che ci mostra il lato oscuro dell'uomo, la sua possessività, il suo comportamento indegno... In questo romanzo i ruoli, maschile e femminile, vengono rovesciati. Vi è una sorta di annientamento dell'io femminile, che condotto dalla sofferenza di sentirsi vittima incompresa della molestia maschile si trasforma in uno spietato killer. Lo scopo dell'autrice è forse quello di evidenziare il problema, di mostrare le elucubrazioni e le sofferenze mentali delle donne che sono afflitte da questo problema... Perchè le donne dovrebbero avere sempre pazienza? In una società dominata e gestita dal potere maschile, è certamente un libro che fa riflettere...

Etichettare questo romanzo nei classici canoni della letteratura è estremamente difficile. perché quest'opera non ha nulla di classico. Nessuna etichetta quindi, ma possiamo definirlo come un romanzo umano, cioè basato sull'umanità. sul lato oscurò dell'umanità. Gineisa, la protagonista, è una bella donna che viene perseguitata e molestata a lavoro, ma ignorata da tutti che non fanno nulla per difenderla. d'altronde, perché mettersi in gioco se non si è coinvolti in prima persona?. Gineisa, però, non è una donna disposta a tacere e cosi, all'apice dell'oppressione e dell'angoscia, uccide il suo carnefice. Ma l'ossessione può avere molte forme............e una vittima può trasformarsi in carnefice. E le certezze, anche piccole, venire meno. Un romanzo assolutamente moderno, che ci mostra cosa potrebbe fare una donna molestata( non solo fisicamente, ma anche e sopratutto psicologicamente) e cosa succede quando, anche senza un carnefice a tormentarla, il suo mondo di certezze crolla nel buio dell'anima umana.