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Ci sono libri che mi piacciono per le storie che raccontano; altri per il modo con cui le raccontano. Questo coniuga entrambi gli aspetti: c’è una storia (pseudo-autobiografica) ricca di personaggi portatori -non sempre sani- di altre storie. E poi c’è lo stile visionario, fantasioso, poetico ed ironico dell’autore, un virtuoso della parola che si districa tra sogno e realtà con grande maestria linguistica. Il circo in cui Ragagnin si trova ad essere al contempo domatore, funambolo e giocoliere, è il mondo dei libri, con tutta la sua fauna di lettori, librai, commessi, magazzinieri, agenti, distributori, editors, critici. E di Personaggi. Personaggi delle maggiori opere di letteratura di tutti i tempi che entrano ed escono dai libri e dalla Testa del protagonista prendendo il sopravvento sui suoi pensieri razionali. Ed allora la tracimazione dalla realtà al sogno diventa inevitabile: Il mondo concreto delle librerie, delle bancarelle, dei magazzini, degli scatoloni pieni di libri, scivola poco a poco nella Città dei libri, che si trova vicinissimo a noi: appena dietro la sottile parete di coste affiancate e allineate sugli scaffali di qualunque libreria. È questo il Mondo a cui si riferisce il titolo? Il ventunesimo degli Arcani Maggiori dei Tarocchi? Forse sì: un mondo che comprende gli aspetti concreti della quotidianità e le invenzioni della letteratura; la cosalità materiale e l’iperuranio letterario. Un mondo che ora accoglie un altro personaggio al contempo reale e fittizio: Luca Ragagnin. La quinta stella nella valutazione di questo libro è dovuta al fatto che mi sono in parte riconosciuto in questo giovanotto squattrinato che all’epoca dell’università girava per librerie e bancarelle con gli occhi lucidi di bramosia per quegli oscuri oggetti di desiderio che sono i libri.
Romanzo ipnotico, scrittura magnifica, vertiginosa, profonda, sempre fluida. Ragagnin sembra guardare il mondo con la lente di ingrandimento per poi (ri)comporlo sotto i nostri occhi con una creatività linguistica incredibile. Bellissimo.
L'ho comprato per caso, attratto dalla copertina (bellissima) e dalla quarta, e l'ho letto tutto d'un fiato: un romanzo splendido, visionario, iperbolico. Ogni descrizione una finestra su un mondo, un libro, un grande autore; ogni divagazione un viaggio da godersi, lentamente, come un buon bicchiere di vino; i personaggi (reali e non) e i trattati esilaranti. Commovente e ironico; sofisticato e avvolgente. Insomma puro piacere per l'anima. Per chi crede che nei libri la trama sia anche tutto quello che va oltre i fatti, e che c'entri anche il modo di raccontarla: assolutamente da non perdere.
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