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I nuovi padroni del mondo. Processo agli economisti. A chi abbiamo affidato il nostro benessere. Ecco perché i guru del liberismo hanno fallito - Roberto Petrini - copertina
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I nuovi padroni del mondo. Processo agli economisti. A chi abbiamo affidato il nostro benessere. Ecco perché i guru del liberismo hanno fallito
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I nuovi padroni del mondo. Processo agli economisti. A chi abbiamo affidato il nostro benessere. Ecco perché i guru del liberismo hanno fallito - Roberto Petrini - copertina
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Descrizione


Gli economisti hanno molto potere e sono dappertutto: nel governo, nei giornali, nelle università, nelle banche, nei consigli di amministrazione delle aziende, ai vertici di istituzioni finanziarie internazionali (il Fondo monetario e la Banca centrale europea). Le loro verità non ammettono repliche, confortate da dati e sofisticati strumenti di analisi. Eppure fanno errori macroscopici e non sono stati capaci di prevedere la crisi. Com'è possibile? Adesso molti di loro sono sul banco degli imputati. Questo libro spiega perché e individua i maggiori capi d'imputazione, prima di tutto l'infatuazione per il dio Mercato. Un duro atto d'accusa verso una categoria che sembra aver perso il contatto con la realtà e con i bisogni delle persone. È forse giunta l'ora dell'autocritica? In appendice: "Le dieci bugie degli economisti", "La crisi e le ultime parole famose".
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Dettagli

2009
28 maggio 2009
170 p., Brossura
9788861900837

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Nino Manocchio
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Voto basso per tutta una serie di motivi.Innanzi tutto da notare che dopo aver parlato per tutto il libro di Adam Smith, David Ricardo, Milton Friedman, Alan Greenspan, Ben Bernanke ecc... in un minestrone infarcito di terminologie specialistiche e sigle arcane (alla faccia della chiarezza con la quale l'autore intendeva affrontare l'argomento e del nome della casa editrice) nelle ultime 9 pagine Petrini si degna di citare anche "personaggi minori" e cioè: Auriti, Pound, il senatore Elio Lannutti, l'ex deputato di AN Buontempo, De Simone (di cui accenna anche ai Titan e alla FAZ e se ho inteso bene lo fa in termini molto superficiali e con la spocchiosità tipica dell'uomo di regime)e addirittura un certo Silvio Gesell. Incredibile!!! Nove sole pagine su persone che meriterebbero come minimo un libro a testa!!! Ha accomunato tutti questi personaggi anche al discorso del signoraggio e al film Zeitgeist che per quanto possano essere argomenti illuminanti nulla hanno a che vedere con le teorie economiche di cui De Simone, Auriti e soprattutto Gesell hanno studiato e divulgato. Sono sorpreso dalla difesa delle banche centrali quando l'autore sfiora il tema del signoraggio dicendo che le legislazioni di molti paesi prevedono che la rendita derivante dal signoraggio affluisca allo Stato, dimenticando però di evidenziare come le banche centrali appongano nei loro bilanci la moneta in uscita come posta passiva determinando così il più grosso falso in bilancio della storia e la più grossa truffa ai danni di ognuno di noi. Unica nota positiva la critica all'economia come scienza, agli economisti come scienziati ed al premio Nobel per l'economia.

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Roberto Petrini

0, Italia

Inviato di "La Repubblica", si occupa quotidianamente di economia.Divulgatore e studioso di storia economica e storia del pensiero economico, ha tenuto seminari e lezioni universitarie. Tra i suoi libri "Il declino dell’Italia" (Laterza, 2005) e "Processo agli economisti" (Chiarelettere, 2009, tradotto in spagnolo per Alianza Editorial). Ha raccolto le testimonianze biografiche di Paolo Sylos Labini ("Un paese a civiltà limitata", Laterza, 2001) e di Giorgio Fuà ("Uomini e leader", Centro Calamandrei, 2000). Recentemente ha pubblicato il saggio "L’Iri nei tre anni fatali: la crisi del paese e la svolta delle privatizzazioni" (1990-1992) apparso nel volume "Storia dell’Iri" (Laterza, 2013). 

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